Alta tensione col M5S| Crocetta: "Basta cretinate” - Live Sicilia

Alta tensione col M5S| Crocetta: “Basta cretinate”

Si alzano i toni della polemica fra il governatore torna a parlare della polemica che segue all'approvazione del ddl sulla doppia preferenza di genere. “Basta con le cretinate contro il doppio voto di genere, che fa diventare anche in questo caso la Sicilia un modello per il Paese”.

LA POLEMICA sul voto di genere
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PALERMO – Polemica sempre più aspra fra il governatore Rosario Crocetta ed il Movimento cinque stelle. Dopo l’approvazione del disegno di legge che istituisce la doppia preferenza di genere i grillini attaccano e Crocetta risponde con toni duri: “Basta cretinate contro il doppio voto di genere, che fa diventare anche in questo caso la Sicilia un modello per il Paese, senza bisogno di fare traversate a nuoto dello Stretto”.

Oltre alle critiche ad un testo che potrebbe favorire il controllo del voto, il capogruppo grillino all’Ars Giancarlo Cancelleri ipotizza uno scambio fra centrosinistra e centrodestra che mette al centro il via libera alla legge in cambio della scelta di Nello Musumeci come delegato della Regione Sicilia per la votazione del Capo dello Stato. Proprio i pentastellati di stanza a Palazzo dei Normanni avevano parlato di “inciucio” subito dopo la votazione. “Da come si erano svolti i lavori avevamo nettamente capito che qualcosa non quadrava – afferma il capogruppo Giancarlo Cancelleri –. Avevamo presentato un emendamento, eravamo pronti a migliorare la legge, eravamo pronti a discutere, poi, a metà della seduta, i lavori si sono interrotti. Deputati del Pdl si sono incontrati con quelli del Pd, sono tornati in Aula e hanno votato assieme. E pensare che i guasti della legge li avevamo fatti notare perfino a Crocetta, che ci aveva promesso cambiamenti, visto che la legge nei termini con cui stava andando in Aula, prefigurava il voto di scambio. Dopo il cambio di rotta ci siamo chiesti quale sarebbe stata la contropartita. Ora basterà aspettare l’Aula di lunedì per capire se effettivamente in gioco c’era il posto di grande elettore”.

Crocetta però non ci sta e rivendica l’importanza della legge approvata da Sala d’Ercole: “In Parlamento europeo la delegazione italiana è tra le ultime per presenza di donne – afferma –. Per la presenza delle donne nelle istituzioni, l’Italia è in Europa l’ultimo Paese seguito solo dalla Grecia. Se si analizza la legislazione dei diversi stati europei scopri che le ragioni per cui tantissimi paesi del centro nord Europa hanno una rappresentanza paritetica donne -uomini in Parlamento europeo, sono dovute al fatto che in quei paesi non esiste il voto di preferenza per i candidati, ed è presente invece, all’interno del meccanismo elettorale l’alternanza uomo-donna: in pratica quote rosa”.

Uno strumento diverso dunque rispetto a quello definito dall’Ars, la cui originalità comunque il governatore rivendica: “Con la nuova legge la Sicilia evita la trappola delle quote rosa e soprattutto dell’altra ancor più grave dell’eliminazione del voto di preferenza”. Il Movimento cinque stelle invece sottolinea come questo strumento favorisca il controllo del voto. A Crocetta però questa considerazione non va giù. “Dire che il doppio voto di genere aumenta e favorisce il controllo del voto è un argomento strumentale, usato da chi è totalmente disinteressato a fare una politica di promozione favorendo l’inserimento delle donne all’interno delle istituzioni. Perché già con la preferenza unica nelle elezioni amministrative, il sistema della preferenza unica, consente una facile individuazione dell’elettore”. L’inquilino di Palazzo d’Orleans sottolinea infatti come la possibilità di scrivere in modo diverso i nomi dei candidati possa permettere comunque di individuare il voto in modo riconoscibile.

“Dire che il doppio voto di genere favorisce il controllo del voto è solo la dichiarazione ingenua di chi non conosce il sistema elettorale, oppure la strumentale cretinata di chi si vuole opporre al rinnovamento della classe dirigente nei consigli comunali. La nostra proposta è quella del voto elettronico, che affronteremo nelle prossime settimane e che è nel programma di governo”. Intanto il tanto declamato “modello Sicilia” sembra già passato in archivio. Crocetta ed il M5S dopo il primo scontro sono già ai ferri corti.


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