“Gli omosessuali sono persone normali, non errori di natura o dei malati. Sono persone che hanno tutto il diritto di amare e di essere amati e in quanto tale di formare delle famiglie”. Lo ha detto padre Cosimo Scordato, parroco della chiesa San Francesco Saverio all’Albergheria, un popoloso quartiere palermitano, partecipando alla presentazione del progetto “Prospettiva Queer”.
Padre Scordato non è nuovo a prese di posizioni ‘forti’ e in controtendenza: è stato, infatti, in prima fila negli anni Ottanta quando ha fondato il “Comitato popolare antimafia” a Casteldaccia (Palermo). E ancora sull’onda del caso di Eluana Englaro ha organizzato in chiesa un referendum per fare decidere all’assemblea ecclesiale l’orientamento della comunità sulla sospensione della nutrizione in questo e in altri casi. Adesso, come già avvenuto in passato, il sacerdote torna a parlare dei Dico e dell’omosessualità: “E’ un tema che la Chiesa ai più alti livelli, dovrebbe rivedere radicalmente. Bisogna avere rispetto per gli omosessuali perché quello che conta è l’amore. E loro amano al pari degli etero”.
“L’omosessuale non è, quindi, un ‘peccato contro natura‘ – sottolinea il parroco palermitano – né un elemento di disordine. Conta la persona con la sua capacità di amare e in quanto tale deve essere rispettato”. Per padre Scordato “è la persona, infatti, che qualifica la dignità umana. E dove c’è amore c’è Dio. Per questo la Chiesa dovrebbe rivedere radicalmente il suo pensiero”. La parrocchia di San Saverio ospita, non a caso, la sede dell’Agedo (associazione genitori di omosessuali).