Amia in vendita per 7,8 milioni| Pronto il bando per la cessione - Live Sicilia

Amia in vendita per 7,8 milioni| Pronto il bando per la cessione

Pubblicato il bando per la cessione di beni mobili e dipendenti. Il 16 luglio l'apertura delle buste.

L'INIZIATIVA DEI CURATORI FALLIMENTARI
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PALERMO – L’Amia è in vendita per 7,8 milioni di euro. Verrà pubblicato domani il bando ufficiale con cui i curatori fallimentari cercano acquirenti per Amia e Amia Essemme, entrambe dichiarate fallite dal tribunale e in esercizio provvisorio fino al 22 luglio. Entro il 16 luglio gli imprenditori interessati dovranno presentare eventuali offerte, anche se sembra scontato che sarà il Comune ad acquisire il pacchetto.

Il bando, che per estratto verrà pubblicato su Il Sole 24 Ore, il Corriere della Sera e La Repubblica mentre è consultabile per intero sul sito ufficiale del gruppo Amia, prevede la cessazione di 2390 lavoratori a tempo indeterminato (1528 di Amia e 862 di Essemme), dei beni immateriali, delle certificazioni di qualità, dei sistemi informatici, delle licenze, dei beni mobili e delle quattordicesime per il 2013. Non più un affitto del ramo d’azienda, quindi, ma una cessione di tutto il pacchetto, ovvero la Newco, meno debiti, tfr (garantito dall’Inps), insolvenze, crediti e immobili resteranno ai curatori per soddisfare i creditori.

Prezzo di base 7,8 milioni (6,1 l’Amia e 1,7 Essemme) che non è riducibile e comprende, come detto, quattordicesime per l’anno in corso e i beni mobili, sebbene questi possano essere richiesti indietro da terzi in qualunque momento. Gli immobili, invece, almeno quelli strumentali e cioè connessi allo svolgimento dei servizi, potranno essere affittati all’acquirente. L’acquirente, inoltre, si dovrà impegnare a non interrompere i servizi e a mantenere i livelli occupazionali, con i lavoratori che passeranno alle sue dipendenze. Il tutto subordinato al benestare di tribunale (sentiti i creditori) e sindacati. Il 16 alle 11 si apriranno le buste e lì bisognerà far velocemente, prima che si arrivi alla scadenza dell’esercizio provvisorio fissata per il 22, anche se è immaginabile un’eventuale proroga.

Difficile pensare che i creditori dell’Amia possano essere risarciti con meno di 8 milioni (visto che i debiti dell’azienda ammontano a centinaia), mentre è facilissimo prevedere che ad aggiudicarsi la partita sia il Comune. I privati non dovrebbero fare la fila per accaparrarsi l’Amia e comunque il contratto di servizio resta in mano a piazza Pretoria, che potrebbe negarlo a chiunque costringendo l’eventuale acquirente privato ad andare altrove.

 


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