Amianto, la Cassazione ammette il ricorso di un operaio di Siracusa

Amianto, la Cassazione ammette il ricorso di un operaio di Siracusa

L'uomo si è ammalato lavorando nel Polo Petrolchimico
LA DECISIONE
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CATANIA – Amianto: la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso di un operaio ammalatosi perchè ha lavorato nel polo petrolchimico di Siracusa con la mansione di montatore ed è stato esposto alle fibre e polveri di amianto. La Cassazione ha disposto un nuovo giudizio in Corte di Appello di Catania.

“A Salvatore Patania – rende noto l’osservatorio nazionale amianto – era stata diagnosticata una nodulità polmonare ed aveva fatto richiesta dei benefici contributivi per esposizione amianto all’Inail di Siracusa che ha riconosciuto l’esposizione, ma ha respinto la domanda, unitamente all’Inps, perché l’esposizione risultava inferiore ai dieci anni previsti dalla legge”.

Amianto, i ricorsi in tribunale

Da qui, i vari ricorsi in tribunale durante i quali il consulente tecnico d’ufficio del lavoratore “accerta che fu esposto per un periodo di 14 anni e che quindi avrebbe potuto godere dei benefici amianto”.

Dice Patania: “Sono sempre stato a contatto con le fibre di amianto e altri cancerogeni e ho avuto diversi incidenti sul lavoro. All’interno di uno stabilimento si lavora direttamente a contatto con inquinanti, altissime temperature e rischi continui di incendi, soprattutto quando i macchinari vanno in blocco. L’amianto era presente dovunque, nelle coibentazioni, nelle guarnizioni, nelle paratie, nei forni, nelle tubature. Nessuno sospettava che quell’innocua polvere fosse un killer silenzioso”.

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