CATANIA – Il gemellaggio tra Catania e Palermo è ufficiale. Non nel calcio ancora, ma nella mobilità sicuramente. Il progetto di car-sharing Amigo esce dal capoluogo siciliano e approda nell’altra metà dell’Isola. Stretto, infatti, l’accordo tra Amt e Amat, le aziende trasporti delle due principali città isolane. I due presidenti hanno presentato congiuntamente il parco auto (50 nuove vetture), alla presenza di Salvo Pogliese e Leoluca Orlando. La cerimonia è avvenuta stamani presso l’ex deposito di via Plebiscito, adibito da anni a parcheggio.
Il derby della mobilità
Tra siparietti, mascherine rosanero, rossoazzurre e foto-opportunity, i due sindaci metropolitani hanno spiegato i dettagli di un servizio che non si limiterà ai soli centri urbani. Ma metterà in collegamento diretto oriente, occidente e gli aeroporti di Catania, Palermo e Trapani. L’obbiettivo è offrire ai turisti e ai siciliani una valida alternativa alle auto private. I modelli messi a disposizione sono Lancia Y e Toyota Yaris. Che, tra ibrido, elettrico e benzina, dovrebbero assicurare un basso impatto ambientale.
L’arrivo di Amigo mette in ombra il burrascoso addio di Enjoy per l’alto numero di mezzi danneggiati e i furti. “Dopo quello che è accaduto nel maggio del 2019 – ha detto Pogliese – è un giorno importante per la nostra città. Si riparte grazie alla tenacia del presidente Giacomo Bellavia e la collaborazione non solo di Orlando, ma del presidente di Amat Michele Cimino”. Nel dettaglio, l’affitto delle auto avverrà tramite l’app Amigo. Per quanto riguarda il parcheggio, gli stalli SoStare sono a disposizione gratuita.
L’Intesa tra Amt e Amat
Integrare i servizi. Questo è l’obbiettivo che le due aziende stanno perseguendo nei rispettivi territori di competenza. “Catania ha diritto di avere un servizio all’avanguardia”, ha ribadito Giacomo Bellavia di Amt. “Con l’ingresso della nostra città – sottolinea – questo servizio diventa ancor più regionale”. “In questi anni abbiamo voluto puntare tantissimo sulla mobilità sostenibile”, rilancia Michele Cimino di Amat. “Un tema che – spiega – in fase di gestione Covid diventa ancora più urgente. Per questo, a partire dalla collaborazione con l’Università di Palermo, stiamo puntando al coinvolgimento delle nuove generazioni”.
Intanto, la trasferta catanese di Orlando diventa l’opportunità per esportare i risultati di quella che è stata definita la “rivoluzione della mobilità” palermitana. “Stiamo vivendo una stagione di cambio culturale – ha detto il primo cittadino – dove dietro c’è una visione. Noi vogliamo condividere con Catania e le altre città siciliane la nostra visione e impegno”. Quale? “La visione strategica della mobilità – spiega ancora Orlando – Mi spiace per il Palazzo delle Aquile o per Palazzo degli Elefanti, ma il simbolo delle città di oggi sta tutto nella mobilità. Il passaporto dei nostri centri urbani è nel come si muovono le persone e le cose. Riguarda l’accoglienza, dai turisti ai migranti”.