Amt, salta la trattativa |Confederali respingono l'accordo - Live Sicilia

Amt, salta la trattativa |Confederali respingono l’accordo

Resta nel caos il trasporto pubblico a Catania. E il 19 autobus fermi per 24 ore.

CATANIA – Nulla di fatto. Anche Cgil, Cisl, Uil e Ugl respingono l’accordo con l’Amt. Un dietro front, dopo la firma della scorsa settimana, dovuta alla posizione assunta dai lavoratori che, riunitisi in assemblea sindacale, hanno rifiutato quanto previsto dall’intesa, salutata dall’amministrazione della società e da quella comunale, socio unico dell’Azienda metropolitana trasporti. “Abbiamo sottoposto ai nostri iscritti le  modifiche all’ordine di servizio 38 che avevamo inserito nell’accordo – spiega Giuseppe Scannella, dell’Ugl – ma l’assemblea dei lavoratori non lo ha digerito e questo ci ha portato a dare parere negativo all’azienda”.

La raccolta firme avviata dai sindacati autonomi per sottoporre l’intesa del 6 settembre a referendum, a questo punto, non ha più alcun senso, dal momento che con il rifiuto delle sigle confederali la trattativa, di fatto, è saltata. Con la conseguenza che resta in vigore il “famigerato” ordine di servizio 38, tanto contestato dai lavoratori, e occorreranno nuovi compromessi. Il tutto, spiega ancora Scannella, in un momento estremamente delicato per l’Amt, senza piano industriale, senza vertici e al momento, senza alcuna certezza per il futuro. “Bisognerà presentare una nuova proposta – continua Scannella – e vediamo cosa farà la Faisa Cisal, unica firmataria del contratto”. Insomma, continua il caos nel trasporto pubblico su gomma di Catania, che dovrà affrontare la nuova dirigenza che pare dovrebbe insediarsi tra due settimane al massimo.

“Non hanno potuto fare altro – scrivono in una nota Giovanni Lo Schiavo e Aldo Moschella, di Fast Confsal e Faisa Cisal. Una volta saputo delle 350 firme raccolte dai sindacati autonomi e depositate ieri mattina in azienda. L’accordo  è stato contestato sin da subito dalle sigle autonome che ne hanno messo in discussione la stessa legittimità, in quanto, secondo noi, inconcludente per il rilancio aziendale e deleterio per il lavoratori e utenza. Per questo – proseguono – siamo soddisfatti, anche se i problemi restano irrisolti”.

Parlano di “vittoria dei lavoratori – aggiungono – che hanno creduto alle nostre ragioni, anche se la partita sulla flessibilità dell’orario di lavoro e l’applicazione dell’ultimo Ccnl è ancora tutta aperta, per non parlare poi dei contributi che il Comune deve ancora alla Sua Partecipata che fra il 2015 e il 2016, ammontano a circa 50 milioni di euro, motivo per cui, abbiamo proclamato un’azione di sciopero di 24 ore per il 19 prossimo”.

 

 

 


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