CATANIA. Ancora file e assembramenti davanti agli uffici postali. Nella filiale di via Santa Maria del Rosario, stamattina, si è reso necessario l’intervento di una pattuglia di carabinieri per stemperare gli animi e far rispettare il distanziamento di sicurezza.
“Sono qui da stamattina e ancora sono entrate meno di 10 persone – dice Andrea che accompagna la madre a ritirare la pensione – i giorni scagionati dovevano servire a non creare confusione e invece guardate cosa succede”.
L’emergenza sanitaria dovuta all’infezione da Coronavirus ha di fatto dimezzato il servizio degli sportelli postali. L’erogazione delle pensioni viene scaglionata in ordine alfabetico, ma avendo in funzione solo un operatore o due all’interno delle filiali (quelle più piccole) le file e gli assembramenti si formano durante le attese dei turni d’ingresso. “Oggi ci sono i cognomi con la lettera C e D – racconta Giovanni anche lui pensionato in attesa del proprio turno d’ingresso – io ho quasi 80 anni e da quando è iniziata la pandemia, si chiama così, siamo stati scaglionati”. La maggior parte delle persone in fila davanti all’ufficio postale di via Santa Maddalena sono anziani.
“Abito qui vicino e arrivo a piedi – continua Giovanni – anche il mese scorso è stato così, tutto uguale.” I carabinieri hanno cercato di mettere un po’ d’ordine ed evitare l’assembramento davanti all’ingresso dell’ufficio, ma andati via, loro, tutto è ritornato come prima. Domani sarà la volta dei cognomi con lettera iniziale E e K. Venerdì toccherà alle lettere L e O, sabato mattina sarà la volta dei cognomi con iniziali P e R. Lunedì, infine, toccherà alla S e alla Z.