Anna Elisa non ce l'ha fatta, morta la donna data alle fiamme dal compagno - Live Sicilia

Anna Elisa non ce l’ha fatta, morta la donna data alle fiamme dal compagno

Era ricoverata all'ospedale Civico di Palermo
IL FEMMINICIDIO
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PALERMO – È morta Anna Elisa Fontana, 48 anni, la donna di Pantelleria data alle fiamme dal compagno Onofrio Bronzolino, di 52 anni, nella notte tra venerdì e sabato, dopo una lite per un saluto che la donna avrebbe rivolto ad un conoscente. La donna era ricoverata nel reparto di rianimazione dell’ospedale Civico di Palermo.

Anche il marito è in ospedale

Anche l’uomo è ricoverato per ustioni, piantonato dai carabinieri: rischia di perdere la vista. Bronzolino è stato fermato immediatamente dai carabinieri su decisione della Procura con l’accusa di tentato omicidio aggravato, che adesso diventa omicidio aggravato, e incendio doloso. Le condizioni della donna erano considerate “disperate” dai medici.

Il sindaco: “Sono sconvolto”

“Un gesto che ha sconvolto la comunità dove non ricordo ci sia stato un atto così grave”, ha detto il sindaco di Pantelleria Fabrizio D’Ancona. “Sono davvero sconvolto – ha aggiunto – la vicenda ancora è tutta da ricostruire. In paese non si era mai registrato un fatto così grave”.

Lutto cittadino

 “Un inaspettato e per fortuna inconsueto atto di violenza estrema, mai rilevato in questo territorio”. Così ha definito la vicenda della morte di Anna Elisa Fontana il sindaco di Pantelleria Fabrizio D’Ancona. “Per questo – dice – sento la necessità insieme all’amministrazione di sensibilizzare tutta la comunità con una manifestazione di condanna e nel contempo di rispetto per le donne”. “Nessuno – continua il sindaco – può giudicare queste situazioni se non si vivono, ma soprattutto nessuno le dovrebbe vivere”.

La Chiesa di Pantelleria

“Mentre la Sicilia brucia – ha scritto in una lettera aperta ai fedeli padre Vincenzo Greco – per l’incuria, la stoltezza e la cattiveria dell’uomo, un altro fuoco sconvolge Pantelleria. Un fuoco che distrugge la vita di una donna, Anna Elisa, una di noi, appartenente a questa comunità, un fuoco che, trovando il vuoto lasciato dal senso perduto del vivere, esce dalle mani di chi avrebbe dovuto amarla e che invece brucia il suo corpo, il nostro corpo. Un fuoco che divora la nostra apparente serenità e che divora le speranze di un domani migliore per la nostra isola”.


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