PALERMO – Aps, punto e a capo. Dopo l’aggiudicazione provvisoria ai siracusani di Onda Energia del servizio idrico di 52 comuni su 81 della Provincia, oggi i curatori fallimentari hanno convocato i sindacati per comunicare l’inizio delle procedure di licenziamento. Un esito in parte atteso, visto che Onda Energia si è trovata di fronte a conti ben peggiori di quelli preventivati e che la Regione non ha ancora approvato la manovrina che metterebbe sul piatto 1,2 milioni di euro per la continuità dei servizi.
E così i sindacati tornano sul piede di guerra, con un sit-in indetto per mercoledì mattina alle 9 a Palazzo d’Orleans, e il servizio rischia l’interruzione immediata lasciando quasi mezzo milione di cittadini con il pericolo di ritrovarsi senz’acqua. I problemi, come detto, sono diversi: l’Ato non ha ancora pagato la fideiussione di 100mila euro, la Regione non ha aperto i cordoni della borsa e Onda Energia, dopo aver presentato un’offerta e vinto la gara, si ritrova con una situazione ben peggiore del previsto e con il dubbio di farcela.
Situazione che ha spinto i curatori ad avviare le procedure di mobilità per i 204 dipendenti di Aps, visto che entro il 5 giugno andrebbe trovata una soluzione definitiva. Il problema resta il servizio idrico ai Comuni, che torna così a rischio. “Siamo sempre più preoccupati per una situazione già precaria da diversi mesi – dice Maurizio Terranid della Uil – siamo quasi alla vigilia della fine della requisizione e stiamo assistendo a un blocco naturale del servizio, il che significherà, nonostante gli sforzi dei lavoratori, la cessazione del servizio stesso nella nostra Provincia. Facciamo appello al governatore Crocetta perché si possa interessare della questione, visto che con l’assessore Calleri non riusciamo nemmeno a parlare”.
