Archiviata l'inchiesta Ue | Sospiro di sollievo per Ast - Live Sicilia

Archiviata l’inchiesta Ue | Sospiro di sollievo per Ast

Denuncia su presunti aiuti di Stato alla società: la procedura è stata chiusa da Bruxelles.

Pericolo scampato per l’Ast. E per i conti della Regione. L’ambasciata italiana presso l’Ue ha immediatamente dato la buona notizia alla Regione e per conoscenza il governo nazionale con un Telespresso. Con lettera del 7 marzo scorso, Monique Negeman, capo unità della Direzione generale Concorrenza dell’Unione europea ha dato notizia dell’archiviazione della procedura di infrazione a carico della Regione in merito a presunti aiuti di Stato all’Ast, la partecipata che si occupa di trasporto pubblico. “La Commissione ha ricevuto una denuncia concernente la concessione di un presunto aiuto di Stato a favore di Azienda Siciliana Trasporti S.p.A. in merito al quale le autorità italiane hanno presentato osservazioni ed informazioni con lettere fra il 13 luglio 2016 e il 28 maggio 2018 – si ricorda nella missiva spedita da Bruxelles alla Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Unione. “Poiché l’autore della denuncia non ha fornito ulteriori informazioni a sostegno della denuncia entro il termine stabilito (un mese), le unità competenti della Direzione Generale Concorrenza ritengono la denuncia ritirata – prosegue la lettera -. La Commissione potrà tuttavia riesaminare la questione qualora l’autore della denuncia dovesse presentare nuovi elementi o se questi le fossero altrimenti sottoposti”.

L’indagine era stata avviata nell’estate 2016 e rischiava di mandare all’aria i conti della società partecipata, e della Regione, nel caso in cui l’Europa avesse stabilito che i finanziamenti ottenuti erano da restituire. In ballo c’erano qualcosa come 200 milioni di euro. Somme extra, versate ad hoc e previste nelle finanziarie, di anno in anno, oltre alle somme stanziate dalle Infrastrutture. L’indagine dell’Ue seguiva un esposto dell’Anav (Associazione Nazionale Autotrasporto Viaggiatori), una associazione che rappresenta circa settanta aziende di settore. Il caso per il momento è chiuso. E alla Regione si può tirare un sospiro di sollievo.


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