Arriva l'assessore a distanza |Zichichi: "Lavorerò da Ginevra" - Live Sicilia

Arriva l’assessore a distanza |Zichichi: “Lavorerò da Ginevra”

Intervista all'assessore ai Beni culturali: "Alle giunte parteciperò fisicamente, ma il resto si può fare anche da lontano. Cosa voglio fare? Esportare nel mondo l'immagine della Sicilia come ho fatto con Erice". Crocetta, intanto, sull'assessore agli Enti locali rinviata a giudizio: "Non sono stato informato della sua condizione giudiziaria. Questo non mi sembra affatto leale, ne tragga le necessarie conseguenze".

L'intervista
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PALERMO – Assessore sì, ma a distanza. Non part-time come Franco Battiato, ma presente quasi sempre sotto forma di bit, collegato via telefono, via satellite o chissa cos’altro. “Crocetta mi ha chiesto di risolvere problemi, e l’elettronica ci consente di farlo anche a distanza. Al Cern abbiamo gruppi con centinaia di persone in tutto il mondo: pensa che si spostino tutti?”. Alla vigilia della presentazione ufficiale, in programma per venerdì, l’assessore regionale ai Beni culturali Antonino Zichichi detta le sue condizioni per la partecipazione ai lavori del governo Crocetta: “Oggi – dice – le distanze non esistono più. È chiaro: le riunioni di governo si devono fare in carne ed ossa, ma per il resto sarò presente a Palermo solo quando sarà necessario”.
Non in pianta stabile?
“Non in pianta stabile”.
Crocetta ne è al corrente?
“Al corrente? A me l’ha chiesto lui stesso: vogliamo creare un asse Palermo-Ginevra. Chiederò ai miei colleghi che stimo di impegnarsi anche loro in questo”.
Quindi farà la spola. A proposito: Crocetta, in conferenza stampa, aveva detto che sarebbe venuto a Palermo domani, ma la presentazione è stata rinviata.

“È un malinteso, eravamo d’accordo sin dall’inizio che sarei venuto a Palermo il 30 novembre”.
Venerdì, quindi. Si tratterrà in città?
“Eh, no. Ho degli impegni di natura culturale: devo fare una conferenza a Reggio Calabria. Vado e poi ritorno”.
Ma poi farà la spola.
“La cosa importante non è essere presenti. La cosa importante è realizzare progetti”.
A proposito: quali progetti? Crocetta parlava di un’apertura alle nuove tecnologie, da inserire fra i beni culturali siciliani…
“Io sono un uomo di scienza, e quindi nella mia vita mi sono dedicato alle attività più avanzate. Non ho potuto dire di no a una persona che ha voglia di voltar pagina in Sicilia. Se mi chiedono di aiutare la mia Patria non posso dire di no”.
L’ultima volta che ci siamo sentiti, però, aveva detto di aver rifiutato molti incarichi in passato.
“Sì, mi hanno offerto incarichi anche a livello nazionale e ho sempre detto che voglio continuare a fare quello che ho sempre fatto. A Crocetta, però, non potevo dire di no: vuole voltare pagina, dando alla Sicilia un valore che non ha mai avuto”.
Beh, qualcosina i siciliani nella storia l’hanno fatta…
“A questo mi riferisco. Prenda Archimede: è il più grande pensatore della storia fino a Galileo, ha scoperto perché le navi galleggiano, ha calcolato il pi greco, a lui dobbiamo il calcolo esponenziale… se pensassimo a queste cose non staremmo dietro a queste stupidaggini dei Maya”.
A parte Archimede, torniamo ai suoi progetti.
“Il progetto è questo. Crocetta vuole che il mondo conosca la Sicilia nella sua vera identità. Quando ho fatto nascere il centro ad Erice mi dicevano: ‘Non verrà nessuno, quella è terra di mafia’. Sono passati 120 mila scienziati provenienti da tutto il mondo, dimostrando che in Sicilia si possono fare cose di grande valore. E poi se non fosse per me chi conoscerebbe Ettore Majorana? Secondo Enrico Fermi era un genio al livello di Galileo: ecco, la Sicilia dev’essere orgogliosa delle sue radici culturali. La Sicilia può essere parte del percorso per risolvere le 71 emergenze planetarie…”.
Ma il primo problema concreto da risolvere?
“Il primo problema da risolvere è la cultura della nostra regione. Dobbiamo rendere i siciliani orgogliosi di esserlo facendo conoscere quello che nessuno conosce. Bisogna cambiare nel mondo l’immagine della Sicilia. Se oggi nel mondo scientifico si dice ‘Erice’ tutti sanno dov’è e cosa rappresenta. Bisogna esportare quel modello a tutta la Sicilia”.
Si può fare anche a distanza?
“Certo”.


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