Ars, approvate le leggi | su enti locali e imprese - Live Sicilia

Ars, approvate le leggi | su enti locali e imprese

la diretta da sala d'ercole
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18.50 La seduta si conlude. Aula rinviata a martedì alle 16.

18.48 Approvata anche la norma sulle “Riserve degli enti locali”: 51 favorevoli, 2 contrari e due astenuti

18.45 Approvata anche la norma “Sgravi fiscali per incentivare l’imprenditoria giovanile e femminile in Sicilia”.

18.42 Iniziano le votazioni finali per la “Norma in materia di aiuti alle imprese e all’inserimento al lavoro di soggetti svantaggiati. Proroga dei termini”: norma approvata.

18.35 Bocciati anche i finanziamenti per un ulteriore milione per il centro storico di Noto, quello per il centro di Lentini e i 900 mila euro per Petralia Sottana.

18.25 Incardona (FdS): “Sacrosante le richieste per Ortigia o Augusta. Ma non è questo il momento per parlarne. Bisognerà farlo attraverso un programma complessivo al quale il governo eventualmente dovrà lavorare. Oggi non dobbiamo dividerci. Sembra si vada avanti sulla scia dell’invidia tra un comune e un altro. Oggi dobbiamo votare questa legge”.

18.22 Vinciullo (Pdl): “La provincia di Siracusa è stata mortificata. Era stato promesso in commissione che sarebbero stati date almeno le stesse somme degli anni precedenti. Ma qui la memoria è corta”

18.15 Bufardeci (Fds): “Nel mio intervento avevo anticipato quanto sarebbe avvenuto: si va avanti senza criteri. Adesso ognuno presenta subemendamenti per le proprie città di riferimento”

18.11 De Benedictis (Pd): “Oggi si sta creando una nuova ‘Tabella H’. I soldi vengono dati a sportello a seconda dei territori di provenienza dei singoli deputati”

18.08 Bocciati gli emendamenti di Marziano, Apprendi, De Benedictis e Di Guardo per i fianziamenti per il centro storico di Ortigia (2 milioni) e per il castello Svevo di Augusta (1,5 milioni).

18.02 Subemendamento per far riconoscere alla città di Palermo (5 milioni per l’emergenza Gesip) sottoscritto, tra gli altri, da Scoma, Aricò, Campagna, Dina. Ma l’Ars non approva.

18.01 Approvato, intanto, l’ordine del giorno per la promulgazione senza gli articoli impugnati dal Commissario dello Stato della “legge sugli appalti”.

17.58 Bocciato invece un subemendamento che riconosceva un milione di euro per il comune di Gioisa Marea per ricompensare gli eventi alluvionali del 2008 e 2009.

17.56 Polemica su un subemendamento presentato dal governo che riconosce 2,2 milioni di credito all’Atm di MEssina. L’Aula approva

17.55 “La presidenza – ha detto il vicepresidente dell’Ars Oddo – era intenzionata ad andare in maniera spedita. Ma se i deputati vogliono inserire emendamenti, non posso che fisssare il termine per la presentazione e fissare la discussione per martedì. Se l’Aula decide di trattare il ddl oggi, allora lo faremo”. L’Ars si trova d’accordo ad andare al voto del ddl. Si chiude la discussione generale. Si vota.

17.47 “Ripartiamo da un punto – ha detto Lino Leanza (Mpa) – questi sono soldi dei Comuni. Così pensavamo di dare maggiore risorse. Alcuni Comuni non hanno la prima trimestralità. Credo sia opportuno che il governo si attivi immediatamente. Ma questa legge non può essere quella dei 20-30 comuni rappresentati dai deputati in aula. Catania – ha aggiunto – non ha avuto finanziamenti. Devo chiedere ai colleghi catanesi di chiedere fondi per il nostro splendido centro storico? O ripristiniamo il criterio iniziale o, per quanto mi riguarda, non sarò disponibile a stare in quest’aula in minuto in più. In commissione è stato fatto un buon lavoro e s’era raggiunta un’intesa. Bisogna ripartire da quella, altrimenti non sono interessato a una legge che potrebbe diventare la peggiore delle leggi omnibus”.

17.40 “Non vorrei – dice Giovanni Panepinto del Pd – che abbiamo solo perso tempo. Io credo infatti che questo ddl nasca defunto. E’ impensabile che ogni problema, da quelli di Palermo, a quelli di Trapani finendo per quelli di Tripoli e Bengasi debba essere risolto in quest’aula. Questo provvedimento morirà per soffocamento”.

17.34 “Se una maggioranza esiste, lo dimostri adesso”. Orazio Ragusa (Udc) chiede di andare avanti con la votazione del ddl “altrimenti vedremmo i comuni assediati dagli indigenti. LA gente protesterà contro la politica. E noi non potremmo presentarci davanti ai nostri concittadini. I deputati non possono venire qui a richiedere finanziamenti per i propri comuni. Noi dobbiamo fare l’interesse della Sicilia”

17. 29 Bufardeci (Forza del Sud): “Oggi litighiamo per anche per le piccole cifre, perché la Finanziaria non ha saputo dare risposte. Ma non è possibile che i finanziamenti abbiano come unico criterio quello delle pressioni del singolo parlamentare. Bisogna assesgnare dei criteri chiari per la suddivisione dei fondi”.

17.26 Anche Scoma chiede un “rabbocco” ai contributi per Palermo. “Quei finanziamenti sono insufficienti. Almeno vengano aumentati – ha detto – i fondi per l’emergenza Gesip da 3 a 5 milioni”

17.25 Il territorio spariglia le appartenenze politiche. Così, nel corso della discussione in Aula sulle riserve agli enti locali, nasce uno strano patto bipartisan per la difendere la città di Palermo. Davide Faraone, del Pd, attacca: “Il ddl è squilibrato. Propongo degli emendamenti o subemendamenti per aiutare il Comune di Palermo che rischia il dissesto. So bene – aggiunge – che si tratta di un Comune mal amministrato, ma se non interveniamo, i danni sarebbero serissimi. Ricordiamoci che entro l’anno bisognerà restituire cinque milioni al governo. E quei soldi non ci sono”.

Gli fa eco Alberto Campagna, che invita direttamente Faraone a “preparare gli emendamenti per difendere la città” ed estende l’invito a tutti i colleghi palermitani: “Voi – dice campagna – state a Palermo tre giorni alla settimana. Rendetevi conto che questa città è sull’orlo del dissesto. Presto verrà messa a ferro e fuoco. Presto nessuno di voi potrà circolare tranquillamente”.

16.35 Iniziano i lavori d’Aula sul ddl sul Fondo delle Autonomie Locali

L’APPROVAZIONE IN COMMISSIONE BILANCIO.
Il lavoro di taglia e cuci in commissione bilancio ha partorito un abito che doveva star comodo a tutti. Sciolti i nodi delle riserve ai Comuni sul Fondo delle autonomie locali. Che hanno ritrovato sistemazione in un ddl dalla vita avventurosa. Approvato in commissione (anche dagli esponenti della maggioranza), tornato in aula e ripudiato da parte di quella stessa maggioranza che l’ha rispedito in commissione. Fino a poco fa. Quando è uscito modificato da un pesante maquillage. E un importante emendamento.

I tagli, su una torta di quasi 80 milioni di euro, riguardano in particolare il Fondo premiale ai Comuni virtuosi in regola col pagamento dei costi per i rifiuti, che scende da 8 milioni a 500 mila euro. E ancora, scendono di mezzo milione i finanziamenti a Scaletta Zanclea e per l’aeroporto di Comiso, 250 mila in meno a Ragusa Ibla, 600 mila euro in meno per gli asili nido, e mezzo milione in meno per il trasporto interurbano. Insomma, i tagli sono stati superiori agli undici milioni, ridistribuiti alla voce “Servizi socio-assistenziali” (4 milioni) e “contributi ai comuni per interventi di sostegno famiglie bisognose”. All’aeroporto di Birgi vanno 2 milioni, fortemente richiesti da Giulia Adamo che ha anche ottenuto 800 mila euro per le Saline del Trapanese. Più di un milione alla Provincia di Enna per collegamento viario con Catania.

Tra pochi minuti il ddl andà in Aula, dove si prospetta bagarre. Ha già acceso la miccia il Pdl. Fabio Mancuso, pochi minuti dopo l’esito della commissione ha dichiarato: ““Il governo blocchi in Aula questo saccheggio a tutti i municipi siciliani. Le uniche riserve che hanno un fondamento – ha aggiunto – sono quelle per Ragusa Ibla, per gli aeroporti di Comiso e di Birgi nonché quelle relative ai comuni colpiti dalle alluvioni nel Messinese.Non mi meraviglierei se domani, grazie a queste grandi riforme  volute dal Pd, tutti i sindaci di Sicilia riconsegnassero le fasce ai prefetti perché l’Assemblea ha deciso di… chiudere tutti i comuni!”.

“È  stato raggiunto – ha detto il presidente della commissione bilancio Riccardo Savona (nella foto) –  un responsabile equilibrio tra le diverse parti politiche rappresentate in commissione che ha consentito di finanziare diversi interventi che hanno carattere d’urgenza. Rispetto al testo iniziale  – ha aggiunto – sono state apportati dei tagli alle voci di spesa già previste, estendendo il finanziamento anche ad altri importanti interventi. Questo pomeriggio – ha concluso – il disegno di legge ed il correlato emendamento sarà discusso in Aula; mi auguro che sia approvato al più presto, perché i comuni siciliani sono ormai al collasso”.


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