La scure della Corte dei Conti | sulle "spese pazze" all'Ars - Live Sicilia

La scure della Corte dei Conti | sulle “spese pazze” all’Ars

Un momento dell'audizione il 2 maggio scorso

La sezione di controllo della Corte ritiene irregolari una serie di spese del 2013, soprattutto relative al personale. Ecco i partiti promossi e quelli bocciati

I fondi dei gruppi
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PALERMO – La sezione di controllo Corte dei conti ha accertato irregolarità per oltre 1,5 milioni di euro nelle spese dei gruppi dell’Ars del 2013. Sono state accertate irregolarità nei rendiconti dei seguenti gruppi: Pid, Grande Sud, Pd, Udc, Partito dei Siciliani, Pdl, Drs. Regolari, invece, i rendiconti dei gruppi: M5S, Megafono, Articolo 4, Lista Musumeci e Gruppo Misto. Il controllo della Corte dei conti sulle spese dei gruppi è obbligatorio in base al decreto Monti, le cui norme sono state recepite in Sicilia con una legge regionale. La Corte aveva mosso delle contestazioni a tutti i gruppi, che hanno presentato le loro osservazioni e sono stati sentiti in un’audizione all’inizio di maggio.

La notizia, battuta per prima dall’agenzia Adnkronos, ha scosso l’Aula di Sala d’Ercole riunita per la manovrina. Nel corposo carteggio della Corte si passano in esame le presunte irregolarità. Nel dettaglio, le cifre maggiori vengono contestate al gruppo del Pdl (più di 656 mila euro) e dell’Mpa (552 mila euro). Presunte spese irregolari per circa 100 mila euro ciascuno per i gruppi Pid e Grande Sud, più altri 72 mila euro contestati al nuovo gruppo nato dall’unione dei due. Le spese ritenute irregolari dell’Udc ammontano a circa 40 mila euro. Poca cosa invece viene contestata ai Drs (circa tremila euro) e al Partito democratico (meno di 1.500 euro su un bilancio di oltre un milione di euro).

Non ci sono le stranezze emerse dall’inchiesta penale sulle spese della precedente legislatura. Insomma, niente vassoi o fumetti. Il problema principale riguarda il personale. e in particolare gli stabilizzati. E’ da lì che arrivano le brute notizie per i gruppi, che hanno  “ereditato” dipendenti dalle precedenti legislatura senza stipulare un nuovo contratto.

La relazione della Corte è stata recapitata al presidente dell’Assemblea Giovanni Ardizzone in serata. I giudici contabili hanno ritenuto soddisfacenti i chiarimenti forniti dal Movimento  Stelle in merito ad alcune spese per il personale e ad altri aspetti che erano stati oggetto delle attenzioni della sezione di controllo. Il rendiconto dei grillini è stato quindi “promosso” dalla Corte, così come quello del Megafono: anche in questo caso i chiarimenti forniti sono stati considerati pienamente soddisfacenti.

La scure della Corte si è abbattuta sul gruppo del Cantiere Popolare in merito a 107 mila euro di spese per il personale. Si tratta dei lavoratori così detti “stabilizzati” dell’Ars, che secondo l’interpretazione della Corte, cessano i loro rapporti di lavoro con la fine della legislatura. Poichè gli stessi contratti di lavoro non sarebbero stati rinnovati nella nuova legislatura le spese sono considerate irregolari. Ritenuta irregolare anche una fattura da 137 euro alla buvette. “I pasti consumati dai deputati durante lo svolgimento dei lavori parlamentari devono restare a carico degli stessi”, scrivono i giudici. Anche le somme contestate al gruppo Pid-Grande Sud riguardano i contratti degli stabilizzati stipulati nella precedente legislatura.

Le somme contestate al Partito democratico riguardano 957 euro di fatture per consumazioni alla buvette, il bar dell’Ars perché non è indicato il soggetto che ha effettuato la consumazione. L’altra spesa contestata al Pd riguarda una contravvenzione da 527 euro: ognuno si paga le sue contravvenzioni, spiegano i giudici, che invitano il gruppo a recuperare al più presto la somma per evitare di incorrere nel danno erariale.

Per Grande Sud vale lo stesso inghippo del Pid. Le assunzioni degli “stabilizzati” sono state fatte dal vecchio gruppo Forza Sud e non rinnovate. Contestati anche quattromila euro per missioni, per i quali la documentazione non è sufficiente e le somme relative a “buoni pasto”. Contestate al gruppo anche spese di rappresentanza e promozionali (ristoranti, hotel, libri per 1.400 euro).

Anche per l’Udc i dispiaceri (40 mila euro le somme contestate su un bilancio di 600 mila) arrivano dalle spese per personale, per gli stessi motivi di Pid e Grande Sud. Il bilancio del gruppo Articolo 4 è stato dichiarato regolare. I problemi relativi alle spese per il personale assunto nelle precedenti legislature riguardano anche l’Mpa (per ben 324 mila euro, più 222 mila euro per ritenute fiscali e previdenziali). Contestati anche cinquemila euro di spese di rappresentanza, come cene, pranzi, taxi e altro. In questa voce ricade anche la famosa cena con il presidente della Regione Rosario Crocetta: la parte del conto relativa a lui e ai deputati è stata ritenuta ammissibile, mentre la quota di altri otto coperti, tra cui la scorta del governatore, è stata contestata. E anche per il Pdl la mazzata arriva tutta dal problema relativo ai contratti del personale assunto nelle precedenti legislature, più 7.700 euro di spese di rappresentanza ritenute irregolari, tra cui un necrologio e la stampa di volantini.

“Promosso” il rendiconto della Lista Musumeci. Ai Drs si contestano 6,75 euro per un telegramma di condoglianze e 3.200 euro serviti per una manifestazione a teatro a Messina. Tutto ok per il gruppo Misto.


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