PALERMO – Tagli alle pensioni d’oro degli ex funzionari, ma anche una stretta sulle agenzie di stampa. Il Consiglio di presidenza dell’Assemblea regionale siciliana prova a scrostare la vernice dorata di Palazzo dei Normanni e a fare cassa in un periodo di magra. L’organismo che regola la vita del parlamento regionale ha stabilito un prelievo “di solidarietà” sulle cosiddette pensioni d’oro di chi ha lavorato tra le mure di Palazzo Reale. Gli uffici sono ancora al lavoro, ma ai piani alti di palazzo dei Normanni si punta a un risparmio di circa un milione di euro. Cifra che andrà a beneficio del bilancio interno dell’Assemblea.
Il prelievo verrà effettuato in base a tre fasce di pensioni: le pensioni da 90 a 130mila euro annui subiranno un prelievo del sei per cento; da 130 a 190mila euro l’aliquota salirà al 12 per cento. Oltre i 190mila euro la stangata sarà del 18 per cento. “E’ una decisione nata dalla voglia di dare un segnale forte di sobrietà in un momento di grande crisi economica – spiega Nino Oddo, deputato componente del Consiglio di presidenza -. Questo è sempre stato considerato un palazzo ‘dorato’, per questo abbiamo voluto imprimere una svolta in perfetta sintonia con i tempi di spending review”.
“Abbiamo recepito un provvedimento approvato a giugno dal Senato – evidenzia un altro deputato questore, Paolo Ruggirello -. Nei prossimi giorni la delibera verrà estesa anche agli ex parlamentari regionali”.
In arrivo tempi duri anche per le agenzie di stampa. Il Consiglio di presidenza ha infatti stabilito la proroga fino a dicembre degli attuali abbonamenti sottoscritti dall’Ars con le testate giornalistiche. A partire dal 2015, però, si cambia musica: il servizio verrà sottratto alla discrezionalità del Consiglio di presidenza e verrà messo a punto un bando ad hoc.
Intanto, ad appena quattro giorni dal raggiunto accordo con i sindacati portato avanti dal questore dell’Ars Paolo Ruggirello, il testo di riorganizzazione del personale dell’assemblea regionale siciliana è stato approvato dal Consiglio di Presidenza.
È fissato ufficialmente il tetto massimo di trattamento economico di 240.000 euro, comprese le indennità, per il segretario regionale e per il personale della carriera dei consiglieri parlamentari. La deliberà viene applicata a partire dal primo agosto fino al 31 dicembre 2017. Per le altre categorie professionali si procederà, invece, al recepimento dei provvedimenti adottati dal parlamento nazionale, in attesa dell’intervento nazionale previsto entro il 30 settembre. In caso contrario la rappresentanza permanente dell’Ars procederà nell’autonomia dei propri poteri.
Il testo prevede anche la riduzione della pianta organica in merito alla quale viene reintrodotta, solo per l’anno in corso, la finestra pensionistica per il collocamento a riposo a domanda del 1° ottobre, per i dipendenti che abbiano maturato diritto alla pensione. Le domande potranno essere presentate entro il 13 agosto, mentre il termine per l’eventuale ritiro è per il 31 agosto.
Ruggirello parla di un obiettivo perseguito con un impegno attento alla tutela dei lavoratori, non dimenticando l’inevitabile necessità di ridimensionamento delle spese.