Assassinato con 18 coltellate |I killer alla sbarra - Live Sicilia

Assassinato con 18 coltellate |I killer alla sbarra

Vittima del brutale omicidio il 27enne giarrese Dario Chiappone (nella foto).

al via l'udienza preliminare
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CATANIA. Sarà il gup di Catania Fabio Di Giacomo Barbagallo a decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pubblico ministero Santo Distefano per Agatino Tuccio e Salvatore Di Mauro, indagati per l’omicidio di Dario Chiappone. Contestate anche le aggravanti della premeditazione e della crudeltà. Il 27enne giarrese viene trucidato il 31 ottobre del 2016 con 18 coltellate, l’ultima delle quali alla giugulare, in una via isolata e senza uscita di Riposto. Un delitto particolarmente cruento e dai contorni non ancora definiti. A condurre gli investigatori sulle tracce dei due indagati, i risultati degli esami nei laboratori della scientifica. Sulla scena del crimine, infatti, vengono rinvenute su alcune buste di plastica, contenenti delle pietre, le impronte digitali del 51enne pregiudicato giarrese Agatino Tuccio, ritenuto vicino agli ambienti della criminalità organizzata. Secondo l’accusa quelle pietre sarebbero servite nel caso in cui fosse stato necessario infrangere i vetri dell’auto per fare uscire la vittima dalla vettura, prima di colpirla a morte.

Da lì prende il via un’intensa attività tecnica che avrebbe consentito di risalire anche all’automobile utilizzata dal commando, composto almeno da tre persone. Una Fiesta Station Wagon di proprietà del pregiudicato ripostese Salvatore Di Mauro. Sulla vettura, setacciata dai militari della Sezione Investigazioni Scientifiche di Catania, vengono rinvenute tracce di sangue appartenenti a Dario Chiappone. Una sulla spalliera e l’altra nella zona della pedana poggia piedi, entrambe in corrispondenza del sedile posteriore, lato passeggero. Per l’accusa la prova che inchioda Di Mauro. Scattano i fermi. Agatino Tuccio viene arrestato e rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza a Catania, dove si trova tuttora detenuto. Per Salvatore Di Mauro è invece troppo tardi. Il 53enne svanisce nel nulla dopo il sequestro della propria automobile. E’ latitante dal giugno dello scorso anno.

Il 23 maggio davanti al gup saranno presenti i difensori di fiducia dei due indagati, Enzo Iofrida e Vanessa Furnari per Agatino Tuccio e Cristofero Alessi per Salvatore Di Mauro. Presenti anche i legali di parte civile Michele Pansera e Rosario Fabio Grasso per la mamma ed i fratelli della vittima.

 

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