CATANIA – Assistenti per gli alunni disabili da tre mesi senza stipendio: Unicobas chiede un atto di sindacato ispettivo parlamentare. Le lavoratrici dell’assistenza igienica e alla persona che si occupano degli alunni diversamente abili nelle scuole dell’infanzia hanno attraversato la Via Etnea per accendere i riflettori sulle difficili condizioni economiche in cui versano. Da circa tre mesi non percepiscono lo stipendio. La Cooperativa che gestisce il servizio esternalizzato è la Orsa Maggiore. “Ci troviamo qua perché non percepiamo soldi da tre mesi”, spiega Sandra Giuffrida, “Oggi abbiamo abbandonato il nostro posto di lavoro non garantendo ai bambini il diritto allo studio”, dice ma rimanda la colpa della loro assenza al “Comune”. “Non fa niente per pagarci”, argomenta la lavoratrice che mette nero su bianco l’impossibilità di continuare a svolgere servizio per “problemi economici”. Poi un appello. “Ci rivolgiamo al nostro presidente e all’assessore Angelo Villari: pagateci”.
Duro il commento del sindacalista di Unicobas, Franco Tomasello: “Le istituzioni latitano”. Il sindacalista ripercorre la storia recente delle risorse e “il fitto mistero su una parte di salario mai erogato ai tempi della gestione sinergica Miur-Comune di Catania” quando la gestione era allocata presso la scuola Parini. I lavoratori coinvolti sono novanta in capo al Comune e quaranta in capo al libero consorzio che sostituisce la provincia. Ma c’è di più. Il sindacato teme per il futuro delle operatrici. “Con la riforma 107 Giannini -Renzi c’è il serio rischio che queste persone vengano espulse dal mercato del lavoro”. Gli atti di diffida per l’inadempienza del garante del servizio e del gestore sono stati inviati alla Prefettura e all’ufficio del lavoro. Per capire meglio i contorni della vicenda Unicobas chiede un atto di sindacato ispettivo parlamentare. Una richiesta già sposata dal senatore pentastellato Mario Giarrusso.
