Ast, Tafuri: resta l'interdizione ma cadono le accuse di falso - Live Sicilia

Ast, Tafuri: resta l’interdizione ma cadono le accuse di falso

La decisione del Tribunale del Riesame. Resta in piedi il reato di turbativa.
L'INCHIESTA
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La misura cautelare resta, ma cadono due delle tre contestazioni a carico di Gaetano Tafuri, ex presidente di Ast, indagato nell’inchiesta ‘Gomme lisce’. È la decisione del Tribunale del Riesame di Palermo che nei giorni scorsi ha annullato l’ordinanza per i due capi d’imputazione di falso, il primo per il verbale di gara relativo all’incarico di revisore contabile del bilancio e il secondo sulla data di svolgimento del cda della società in cui fu approvato il bilancio.

Resta in piedi per il catanese Tafuri, difeso dagli avvocati Walter Rapisarda del foro di Catania e Giovanni Di Benedetto del foro di Palermo, l’accusa di turbativa per la gara del revisore. Il gip aveva escluso l’imputazione di turbativa per la gara relativa alla fornitura dei pneumatici a carico dell’ex vertice dell’Azienda Siciliana Trasporti. Sarà comunque necessario leggere le motivazioni del collegio per capire le valutazioni fatte dal Tribunale della Libertà. Tafuri si è anche sottoposto a un lungo interrogatorio davanti ai pm palermitani. Interrogatorio che ha provocato uno scontro a distanza con Antonello Montante, ex presidente degli industriali siciliani e condannato per corruzione a Caltanissetta. 


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