PALERMO – I finanzieri della Compagnia di Partinico hanno denunciato l’amministratore di un’impresa nel settore del commercio al dettaglio di ferramenta per il reato di manovre speculative su merci. Le fiamme gialle hanno contestato gli alti prezzi di vendita applicati a mascherine Ffp2 e visiere protettive assemblate in house, pubblicizzate sulle pagine di alcuni siti web e risultate, tra l’altro, prive del parere di conformità da parte dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’Inail in deroga alla normativa sul commercio. L’imprenditore aveva acquistato una fornitura di mascherine Ffp2 al costo di circa 2 euro ciascuna rivendendole poi sul mercato locale a 6 euro. Inoltre, l’imprenditore, secondo l’accusa, applicava una pellicola di policristal a maschere dotate originariamente di una visiera a rete in nylon e destinate all’attività di giardinaggio, per un costo di 3,30 a prodotto, che poi le rivendeva come visiere protettive, prevalentemente utilizzate in strutture sanitarie, al prezzo di 10 euro. E’ stato accertato un ricarico del 175% per le mascherine FFP2 e del 202% per le visiere protettive, nettamente superiori ai ricarichi applicati per la vendita dei prodotti normalmente trattati dall’azienda che, invece, si attestavano generalmente tra il 50% e l’85%. L’amministratore della società è stato denunciato alla procura accusato di manovre speculative su merci del codice penale punito con la reclusione fino a tre anni e la multa fino a 25.822 euro.
Contestato il reato di manovre speculative su merci.
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