Autonomia regionale, Schifani: "No a un'Italia a due velocità"

Autonomia regionale, Schifani: “No a un’Italia a due velocità”

Il commento del governatore della Sicilia al provvedimento portato dal ministro Calderoli in Consiglio dei Ministri

PALERMO – “Sono contrario all’idea di una Italia a due velocità. Pur nel rispetto della Costituzione che prevede la possibilità per le regioni di avere una maggiore autonomia, sono convinto che prima di tutto sia necessaria una omogeneizzazione degli aspetti infrastrutturali ed economici del nostro Paese. I miei colleghi governatori del Nord conducono battaglie a difesa dei loro territori sostenendo anche una maggiore capacità nel versamento dei tributi, ma su servizi essenziali come sanità e scuola resto convinto che non possono esserci medici o professori più pagati al Nord e meno al Sud”. Il Governatore della Sicilia Renato Schifani commenta così il provvedimento sull’autonomia regionale differenziata portato dal ministro Calderoli in Consiglio dei Ministri.

“Cittadini del Mezzogiorno hanno gli stessi diritti di quelli del Nord”

“Cittadini e professionisti, a vario titolo, del Mezzogiorno – osserva Schifani – hanno gli stessi diritti di quelli del Nord. Esiste ancora oggi una sperequazione infrastrutturale nel Paese. Poi c’è il tema della insularità, riconosciuta ormai in Costituzione, che è un tema fondamentale nell’ambito della riforma dell’autonomia. E’ giusto che alle regioni insulari siano date misure compensative per la marginalità geografica in cui sono costretti a vivere milioni di italiani. Bisogna dare concretezza alla norma, ne ho parlato anche col ministro Calderoli che ha annunciato l’approvazione di un’apposita legge di attuazione che consenta di dare corso a quanto previsto dalla norma costituzionale”.

“La riforma è epocale”

Per Schifani “il nuovo testo del governo risolve molte delle perplessità poste da alcuni di noi governatori, quali l’abbandono del concetto della spesa storica e fissa modalità e procedure più garantiste per la elaborazione dei Lep. Coinvolge di più il Parlamento nell’iter della sua approvazione, e non più soltanto le commissioni parlamentari per un semplice parere. Seguiremo da vicino questo percorso in tutte le sue articolazioni – conclude il Governatore – , non mancando eventualmente di segnalare criticità e punti di vista diversi. La riforma è epocale e merita da parte nostra massima attenzione rigorosa”.

Orlando: “La proposta del governo è un attentato ai diritti”

“La proposta del governo di autonomia differenziata è un attentato ai diritti sociali legati alla eguaglianza nei territori e degli italiani.In mancanza di garanzia dei livelli essenziali di prestazioni si determinerà una inaccettabile rottura della unità nazionale è una lesione ai servizi e ai diritti legati al lavoro, alla scuola, alla assistenza sociale, alle attività artistiche e sportive in danno dei cittadini delle realtà meno sviluppate e in particolare del mezzogiorno”. Così in una nota l’ex sindaco di Palermo e dell’Anci Sicilia Leoluca Orlando commenta il provvedimento sull’autonomia regionale differenziata portato dal ministro Calderoli in Consiglio dei Ministri.


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