Avviso 8, bufera su Marziano | Forza Italia e sindacati all'attacco - Live Sicilia

Avviso 8, bufera su Marziano | Forza Italia e sindacati all’attacco

L'opposizione: “Questa è macelleria sociale”. Lavoratori ed enti: “Rivedere il bando”.

PALERMO – Una vera e propria bufera sull’assessore Marziano. Oltre alle “minacce” di pezzi della maggioranza come Ncd, che pensano di ritirare il sostegno al governo Crocetta, ecco gli affondi di opposizione e sindacati,

“Crocetta e il suo assessore Marziano continuano ad accanirsi contro i lavoratori della formazione che ora grazie al nuovo Avviso 8 rischiano in migliaia di perdere il loro posto di lavoro”, la denuncia di Salvo Pogliese, coordinatore provinciale a Catania di Forza Italia ed europarlamentare. “Siamo innanzi – spiega – a scelte scriteriate che si trasformeranno in macelleria sociale. Non si può definire altrimenti l’esclusione di enti di formazione storici, e dei loro lavoratori, sostituiti in alcuni casi da enti con pochissima esperienza nel settore formativo. Tralasciando le promesse di altri fondi da destinare alla formazione lanciate da Marziano, non si può tacere come di concreto ci sia solo il fatto che dei 136 milioni di euro destinati agli enti formativi ben 79 milioni saranno destinati ai primi 18 in graduatoria lasciando agli altri le briciole”.

“Inoltre, se da un lato questo nuovo piano per la formazione professionale voluto da Crocetta produrrà licenziamenti nei lavoratori della formazione – conclude Pogliese – dall’altro non si può non rilevare come puzzi di ‘vecchia politica’. Questa proliferazione di enti ‘giovani’, che hanno preso il posto degli ‘storici’, non avendo per legge nessun obbligo di assumere gli operatori con esperienza nel settore, e quindi potendo assumere nuovo personale, potranno creare su misura un nuovo bacino elettorale, guarda caso proprio in vista delle elezioni che si avvicinano in Sicilia”.

Una posizione ribadita da alcuni “colleghi” di Forza Italia, come il deputato regionale Riccardo Savona: “E’ la prima volta – dice – che un settore strategico della Regione Sicilia utilizzi di risorse comunitarie e regionali per licenziare. L’assessore alla Formazione Professionale si intesta il primato del più alto numero di licenziamenti effettuati con un solo provvedimento. Quanta delusione nel leggere il prodotto di un bando vergognoso che getta la maschera sul vero volto del Patito Democratico e sulla coalizione di centro sinistra. ‘Noi non faremo macelleria sociale” dichiaravano. Ecco il prodotto finito di una legislatura da dimenticare. Oltre 2000 saranno i licenziamenti prodotti da chi ha ordito un bando folle come quello in questione. Altro che macellai. Avete assassinato anche la speranza di chi ha creduto in voi”.

“Marziano – l’invito di Vincenzo Figuccia – sospenda in autotutela l’elenco degli enti ammessi a finanziamento. È del tutto evidente che nella redazione della graduatoria ci siano state delle storture e degli errori che penalizzano soprattutto il personale storico della formazione professionale. Inoltre è da verificare anche la ricaduta territoriale rispetto ai corsi finanziati, riferiti anche alle esperienze lavorative. La graduatoria non venga pubblicata in Gazzetta ufficiale: queste inesattezze si prestano a ricorsi che porterebbero ad un blocco dei finanziamenti per decisione dei tribunali”.

E oltre alla politica, ecco la protesta dei sindacati di categoria: “È grave che gran parte della politica regionale invece di utilizzare l’Avviso 8, per una riforma strutturale del sistema della Formazione Professionale in Sicilia, ancora una volta, si preoccupi di attivare solo un mercato da controllare senza tenere in considerazione l’emergenza sociale e la necessità di garantire una opportunità di ricollocazione a diverse migliaia di lavoratori, espulsi dal settore negli ultimi anni”. Ad affermarlo sono Francesca Bellia segretario Cisl Scuola Sicilia e Giovanni Migliore Responsabile Formazione Cisl Scuola. “Questo modo di fare innesca solo disperazione e tensione sociale. Facciamo appello – proseguono – all’assessore alla Formazione, all’intero governo regionale e a tutte le forza politiche dell’Assemblea Regionale affinché l’Avviso 8 e tutti gli altri interventi sulla Formazione, diventino occasione per dare risposte occupazionali agli operatori”. “Chiediamo ancora – concludono – che si giunga subito ad un accordo con criteri oggettivi e trasparenti, sociali e di professionalità che vincoli, sin da subito, chi si aggiudica i progetti ad assumere esclusivamente dall’albo degli operatori della Formazione Professionale”.

E intanto arriva anche la presa di posizione di alcuni enti “storici”, quelli che sarebbero stati maggiormente penalizzati dal nuovo Avviso. È il caso degli enti raccolti attorno all’associazione “CENFOP Sicilia” che “ritiene indispensabile, per approfondire le tematiche relative, con rilevanti ricadute, un urgente incontro con l’assessore istituzionalmente preposto al settore. Tali problematiche – si legge in una nota – determinano criticità così rilevanti, per tutte le parti interessate, che obbligano, conseguentemente, il governo Regionale ad intervenire nella ricerca di soluzioni dirimenti. Tra queste, in particolare l’imprevista e impensabile, esclusione per mancata attribuzione delle risorse finanziarie ad Enti che hanno in organico la gran parte del personale dipendente del settore”. L’Avviso 8 non ha ancora raggiunto la Gazzetta ufficiale. Ma è già sepolto dalle polemiche.


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