Aziende, sblocco delle assunzioni| Priorità a Reset e direttori generali - Live Sicilia

Aziende, sblocco delle assunzioni| Priorità a Reset e direttori generali

Il consiglio comunale approva nella notte fra l'1 e il 2 gennaio, e con un accordo trasversale, una delibera che revoca i limiti del 2009. Si riapre la porta per gli ex Spo.

sala delle lapidi
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PALERMO – Dopo sette anni, le società partecipate del comune di Palermo potranno tornare ad assumere. Sala delle Lapidi ha infatti approvato questa notte all’unanimità (incredibile a dirsi) una delibera che di fatto fa saltare quel blocco imposto nel 2009 e che, finora, ha impedito anche aumenti di ore, avanzamenti di carriera, incarichi esterni e messo un tetto agli straordinari. Limiti che dovevano servire a mettere a dieta l’elefantiaca macchina comunale, ma che hanno avuto anche effetti negativi.

Adesso il consiglio comunale ci ripensa e, a precise condizioni, allarga nuovamente i cordoni della borsa. Le aziende potranno infatti fare nuove assunzioni, ma solo sulla base di una ricognizione del fabbisogno e a patto che nelle altre partecipate non ci siano già queste professionalità. Nell’immediato la delibera consentirà di reclutare i direttori generali che, a eccezione di Amg, mancano ovunque e di spostare i dipendenti Reset. Grazie alla legge D’Alia, infatti, è possibile effettuare la mobilità orizzontale fra aziende.

Con un emendamento del centrodestra, inoltre, viene data priorità proprio al personale Reset: l’idea è quella di sgonfiare il bacino ex Gesip facendo transitare tra i 150 e i 200 dipendenti nelle altre aziende. Un procedimento non immediato, visto che prima le partecipate entro due mesi dovranno (con colpevole ritardo) stilare la mappa del fabbisogno e incrociare i dati. La delibera apre la porta anche agli ex Spo, ossia quei dipendenti che facevano parte della società satellite di Gesip e che sono finiti più volte al centro delle polemiche. Alcuni di loro si sono visti riconoscere dal tribunale del lavoro il diritto al reintegro, che adesso potrebbe avvenire. Potenzialmente, la delibera consentirà anche aumenti di ore e avanzamenti di carriera per diversi gruppi di lavoratori (come gli ausiliari del traffico), ma sempre a patto che i conti lo permettano. Possibili gli spostamenti anche dei dirigenti da un’azienda all’altra. Le aziende dovranno inoltre dotarsi di regolamenti per l’affidamento degli incarichi esterni e internalizzare i servizi.

Da segnalare che la delibera è stata votata praticamente all’unanimità, eccezion fatta per l’astensione tecnica del presidente, con un consenso trasversale che è andato dal centrodestra al Pd (nonostante gli strali della vigilia della segreteria provinciale), grazie a un faticoso processo di mediazione che ha consentito di trovare l’accordo sugli emendamenti inerenti un tema molto sentito da tutti. I democratici così riprendono a dialogare con il resto dell’Aula, dopo lo scontro feroce sulle Ztl, e nonostante qualche mal di pancia interno. Approvato un ordine del giorno per l’ingresso di altri comuni dell’area metropolitana nelle aziende.

LE REAZIONI
“Oggi il Pd esprime piena soddisfazione rispetto alla delibera votata stanotte in consiglio comunale – dice Stefania Munafò della segreteria provinciale del Pd – L’impegno e i sacrifici sono stati pienamente ripagati. Sono stati votati gli emendamenti del Pd alla delibera che hanno salvaguardato il potere di indirizzo e controllo del consiglio comunale, ottenendo che i punti del articolato in delibera debbano tutti essere inseriti nei budget, piani industriali e passare dal consiglio comunale attuando il controllo analogo, inibita la possibilità di dare incarichi esterni senza regolamento preventivo, cassata la possibilità che la giunta possa modificare gli statuti delle partecipate, prerogativa assoluta del consiglio comunale. Per questo abbiamo deciso di votare la delibera perchè sono state accolte le nostre richieste nel segno della trasparenza, evitando che il Consiglio Comunale venisse espropriato delle proprie competenze. In questo modo la delibera è stata migliorata nell’interesse della collettività e dei lavoratori delle aziende partecipate che sono da sempre una priorità. La battaglia ora si sposta su un altro fronte, il Pd vigilerà sulla effettiva trasmissione al Consiglio Comunale e sulla discussione a Sala delle Lapidi proprio degli atti riguardanti le partecipate. Il 2015 è finito, vengano attuate le mobilità, ma in previsione del bilancio 2016 che dovrà arrivare in aula entro marzo, il Pd annuncia battaglia se i budget, i piani industriali ed i bilanci degli enti non arriveranno per tempo. Attualmente all’ordine del giorno del Consiglio c’è solo il piano industriale dell’Amat che peraltro non viene mai prelevato .Questa cattiva abitudine deve cessare, tutte le Partecipate devono inviare i propri budget,piani industriali e i propri bilanci e il Consiglio deve conoscerli e approvarli altrimenti sarà su questo punto che chiederemo l’intervento dell’Autorità Anticorruzione. Non è ammissibile che il Consiglio Comunale non sappia cosa succede nella aziende e debba votare il bilancio al buio”.

“Grande soddisfazione per l’approvazione di un atto che consente di proseguire quel processo di riorganizzazione delle società partecipate che ha visto nella creazione di Rap e Reset, nella messa in sicurezza di Amat e nell’apertura di Amap ai comuni dell’ex provincia le tappe precedenti – dice Pierpaolo La Commare del Mov139 – Il consiglio comunale ha riaffermato la propria autonomia rispetto ad improvvidi diktat di segreterie di partito fuori luogo nei tempi e nei modi. Complimenti soprattutto ai colleghi del Pd che, con serenità, hanno riconosciuto che la maggior parte delle loro osservazioni erano già contemplate nel testo della delibera, rendendo semplice l’individuazione di un punto di incontro, tanto da spingerli a votare la delibera che qualche loro dirigente di partito incautamente si era spinto a definire losca. La prossima volta si dia più fiducia al gruppo consiliare del Pd, che insieme al gruppo di maggioranza e al centrodestra è stato perfettamente in grado di coniugare i bisogni dei cittadini con le esigenze dei lavoratori delle società partecipate. Il 2016 si apre dunque nel migliore dei modi, con un atto di importanza strategica per il miglioramento degli standard organizzativi e di efficienza delle società partecipate. In ultima istanza questo consentirà di erogare servizi di maggior qualità ai cittadini attraverso la razionalizzazione degli organici conseguenti ai processi di mobilità interaziendale. Si archivia, per quanto riguarda le società partecipate, un’era dominata dall’emergenza e se ne avvia un’altra improntata allo sviluppo ed alla crescita. Grazie a colleghi e uffici che, sottraendo tempo alle proprie famiglie ,hanno reso possibile l’approvazione di tale importante atto a cavallo di Capodanno”.

“Forza Italia vota sì alla mobilità del personale delle aziende, un atto complesso con cui, grazie al Centrodestra, i lavoratori di Reset, Costruzioni industriali e Amia Essemme rientreranno a pieno titolo nel circuito delle partecipate”. Lo dice il capogruppo azzurro Giulio Tantillo. “Per Reset infine la mobilità consentirà un aumento delle ore retribuite. Con questa delibera si chiude il periodo dell’austerità frutto della delibera di Consiglio Comunale del 2009, oggi revocata totalmente. Abbiamo detto sì agli straordinari, alle promozioni e ai livelli, il tutto compatibile con i piani industriali che dovranno essere portati in Consiglio Comunale per l’approvazione. Sì ai direttori generali esterni, ma solo in mancanza di personale interno. Abbiamo detto no agli incarichi esterni senza un regolamento. Le aziende Amg, Amat e Amap escono dai confini cittadini proiettandosi nell’aria metropolitana. Sarà fatta una verifica periodica e il controllo analogo diverrà un obbligo. Avremmo voluto una cabina di regia unica delle società partecipate, ma l’amministrazione non ha avuto il coraggio e la visione di guardare oltre i confini della città. L’Amat è l’azienda su cui siamo pronti a sostenere la sfida del mercato coinvolgendo i comuni dell’hinterland su cui insiste la cintura urbana. Il Sindaco ed il Consiglio Comunale dovranno fare la loro parte a sostegno dello sviluppo delle aziende”.

“Dopo una intera giornata e nottata di discussione in Consiglio comunale, le forze politiche presenti, hanno approvano un documento che tutti aspettavamo da anni. Questo, se ben utilizzato e non strumentalizzato, potrebbe sancire la fine degli sprechi e la razionalizzazione del personale tra tutte le aziende partecipate del Comune di Palermo”. Ad affermarlo è il Consigliere comunale di Forza Italia Angelo Figuccia che prosegue, mi aspetto che da domani l’Amap non dia più all’esterno i lavori di allacci fognari, l’Amat internalizzi i servizi di officina e di distribuzione dei suoi prodotti commerciali(biglietti autobus/tram etc.) e così via. Con l’avvio della mobilità tra le partecipate si possono certamente trovare maestranze e professionalità tali da far si che le aziende non abbiano più bisogno di supporti esterni, con un risparmio non indifferente. Mi auguro – conclude Figuccia – che adesso le operazioni di mobilità, aumento ore, eventuali assunzioni e spostamenti di personale ed avanzamenti di carriera non vengano strumentalizzati da questa amministrazione che corre il rischio di far diventare quanto sopra citato, motivo e leva per la campagna elettorale cui il Sindaco Orlando ha già dichiarato di apprestarsi”.

“Non ho votato la delibera sulle aziende, approvata questa notte dal consiglio comunale, perché, se da un lato restituisce diritti ai lavoratori delle partecipate, dall’altro non risolverà i problemi di efficienza dei servizi offerti ai cittadini. Servizi poco efficienti non si migliorano spostando personale da una partecipata all’altra, possibilità questa tra l’altro già contemplata da una legge che rende in buona parte superfluo l’intervento del consiglio”. Lo dice il consigliere comunale di Palermo del gruppo Misto Filippo Occhipinti. “L’atto appare più come la celebrazione di una promessa elettorale fatta ad alcuni lavoratori, oltre ad avere un sapore pre-elettorale per la possibilità di assunzione di alcuni direttori generali – continua Occhipinti – era necessario un atto di indirizzo per un piano complessivo delle partecipate, non solo in termini di fabbisogno di personale ma anche di mezzi , tecnologie e nuovi investimenti. Questa amministrazione, come sempre, si muove senza alcuna programmazione, andando per singoli punti ma rischiando così di generare una nuova gestione fallimentare delle aziende. Inoltre i continui tagli al personale rendono complicato avviare nuove assunzioni, mentre i nostri giovani emigrano senza alcuna speranza. Questo è un sistema che va cambiato”.

“Con questo atto – dichiara il consigliere Idv Paolo Caracausi – abbiamo avviato la riorganizzazione delle aziende e la possibilità di applicare la mobilità al personale in base alle esigenze. Inoltre, con un emendamento che ha anche la mia firma, si prevede la facoltà di aumentare le ore di lavoro a quei lavoratori che oggi non sono a tempo pieno. Ho detto sì a questo nuovo atto predisposto dall’amministrazione perché ritengo che i servizi offerti dalle società partecipate debbano essere migliorati e meglio gestiti e questo si potrà ottenere soltanto con un personale qualificato e motivato. Appena quanto previsto dalla delibera sarà operativo, come tutte le altre cose che in questi mesi sono state oggetto di rivisitazione, non ci saranno più alibi per cda, dirigenti e lavoratori”.

“In questi tre anni siamo passati da un sistema di aziende fallite o sull’orlo del fallimento ad aziende che possono tornare ad assumere e, soprattutto, agiscono sotto una sola direzione politica e di indirizzo gestionale. Con questa delibera, si chiude definitivamente, anche sul piano formale e regolamentare, l’epoca in cui le Aziende potevano essere delle “Repubbliche autonome”, il cui risultato era affidato alla buona o cattiva capacità dei singoli dirigenti, piuttosto che ad un quadro d’azione voluto dal Consiglio comunale e guidato dall’Amministrazione. Questa delibera infine conferma due elementi importanti: quello della Reset come azienda consortile di tutte le aziende e quello della visione metropolitana di tutte le partecipate, i cui Statuti potranno ora essere modificati più semplicemente per favorire l’ingresso di nuovi soci e quindi, entrare in una dimensione sovracomunale che è strumento di economia di scala e razionalizzazione di servizi”. Lo dice il sindaco Leoluca Orlando.

“Con la delibera votata stanotte a Sala delle Lapidi, cosi come modificata grazie agli emendamenti presentati dal gruppo del Partito Democratico, – affermano Miceli e Marfia, rispettivamente Segretario e Responsabile Comunicazione Pd Palermo – permangono inviolate le prerogative che la legge attribuisce al Consiglio Comunale, quanto ai poteri di indirizzo e di controllo sulle società partecipate”. “L’azione compatta del nostro gruppo consiliare, in particolare, ha il merito esclusivo di impedire il conferimento di incarichi esterni senza un regolamento preventivo (a garanzia della trasparenza) e sottrarre alla giunta la facoltà di modificare gli statuti delle partecipate, prerogativa questa che resterà in capo al consiglio. Budget, piani industriali e bilanci di tutte le partecipate dovranno necessariamente essere vagliati dunque dal massimo organo di rappresentanza dei cittadini palermitani, a garanzia di una maggiore democrazia nelle scelte strategiche e a discapito di chi invece si illude ancora di poter amministrare la città, indisturbato, con sistemi pseudo-monarchici e qualche blitz notturno di fine anno”. “Ai Consiglieri dem – concludono Miceli e Marfia – va il plauso convinto di tutto il Partito per l’eccellente lavoro svolto (durante una festività e fino a tarda notte) a tutela degli interessi dei cittadini e a presidio della democrazia, con una rinnovata unità d’intenti, anche alla luce dei recenti e fattivi confronti con la nuova Segreteria provinciale del Pd”.

“Esprimo piena soddisfazione per il voto favorevole che il gruppo del Pd in consiglio comunale ha espresso sulla delibera sulle aziende partecipate. Il lavoro dei singoli componenti del gruppo in modo convinto ci ha visti approdare a un voto favorevole all’atto, da quello del presidente della Commissione Aziende, Luisa La Colla, che ha seguito i lavori preparatori dell’atto in commissione, per passare a tutti i componenti del gruppo che avevano inserito l’atto tra quelli degni di attenzione e approfondimento, occupandosi di un argomento decisivo per l’efficientamento dei servizi che le aziende comunali rendono ai cittadini. Ho personalmente seguito un percorso di coinvolgimento delle organizzazioni sindacali e dei rappresentanti delle associazioni dei cittadini al fine di pervenire alla stesura di quegli emendamenti indispensabili al superamento delle criticità presenti nella proposta, sempre attento a salvaguardare gli aspetti salienti, già condivisi, della proposta. Con i nostri emendamenti viene fuori un atto che assicura attraverso il ricorso al controllo analogo trasparenza nell’amministrazione delle aziende comunali e rispetto delle prerogative del Consiglio Comunale sugli aspetti statutari. Finalmente sarà possibile restituire a tutti i lavoratori delle aziende partecipate diritti e garanzie troppo tempo compressi dalla crisi finanziaria del comune. Finalmente le aziende potranno sollevarsi dalla crisi organizzativa e tornare a crescere. Ringrazio tutti i consiglieri del gruppo che con grande senso di responsabilità hanno garantito la loro attenzione anche in due giorni quali l’ultimo dell’anno e il capodanno tradizionalmente dedicati alle famiglie e non alle sedute di consiglio comunale”. Lo dice il capogruppo Pd Rosario Filoramo.

“Finalmente anche a Palermo si può parlare di una riorganizzazione più efficace del personale delle società partecipate del Comune, il che significa innanzitutto – dichiara Vincenzo Fumetta, segretario provinciale di Rifondazione Comunista Palermo – una maggiore qualità dei servizi offerti ai cittadini. Inoltre il consolidamento dei bilanci delle società pubbliche ha di fatto aperto la possibilità a nuove assunzioni in una prospettiva tutta nuova per Rap, Reset, Amap e Amat da società in quasi perenne emergenza a società pubbliche solide e in grado di offrire un servizio degno della quinta città d’Italia. Palermo si è dimostrata ancora una volta in controtendenza con quanto avviene nelle altre grandi città italiane e questo nonostante i continui tagli dei trasferimenti che vengono applicati dai governi nazionale e regionale a guida Pd. Mi auguro – conclude Fumetta – che l’Amministrazione Comunale proceda sulla stessa strada anche sul fronte della scuola comunale, infatti dopo la firma del patto Palermo Città Educativa occorre trovare le risorse economiche per rilanciare i servizi offerti dalle scuole pubbliche comunali a partire dal tempo pieno e dall’integrazione del personale”.

 


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