Baiardo, il 'profeta' corteggiato dalle Tv: la foto del mistero e l'arresto - Live Sicilia

Baiardo, il ‘profeta’ corteggiato dalle Tv: la foto del mistero e l’arresto

Tutti pendevano dalle labbra del nuovo oracolo

PALERMO – Dunque Salvatore Baiardo è finito agli arresti domiciliari. Secondo l’accusa, ha calunniato Massimo Giletti che lo ha ospitato nel suo salotto televisivo quando le profezie del favoreggiatore dei boss Graviano andavano di moda nel salotto di “Non è l’Arena” su La 7. I suoi racconti erano funzionali alla battaglia dell’audience. Tutti pendevano dalle labbra del nuovo oracolo.

La profezia su Messina Denaro

Gelataio di Omegna, in Piemonte, ma di origini palermitane, Baiardo era stato arrestato tre decenni fa per avere aiutato gli stragisti di Brancaccio. Poi, è ricomparso. Un giorno annunciò che Matteo Messina Denaro stava male e presto si sarebbe fatto arrestare. Che il padrino di Castelvetrano non godesse di buona salute si era scritto tante volte sulla stampa. E l’imminente arresto? Prima del 16 gennaio 2013 veniva annunciato, un giorno sì e l’altro pure, che la cattura era prossima.

Baiardo, però, ha guadagnato punti e gli è stata messa in tasca la tanto desiderata patente di credibilità, dimenticando che negli anni passati aveva già provato ad accreditarsi processualmente senza mai fornire un briciolo di riscontro. Le notizie dai lui fornite erano inattendibili.

Le tante agende rosse

Qualche tempo fa, avvicinato dai giornalisti di Report, aveva ripetuto cose già dette sui rapporti fra Silvio Berlusconi e i boss e sui miliardi investiti dalla mafia grazie al Cavaliere. Aggiunse la hollywoodiana rivelazione sulla vacanza dei Graviano in Sardegna vicino alla villa di Berlusconi. Alzò l’asticella affermando che esistono in circolazione più copie dell’agenda rossa trafugata dalla borsa di Paolo Borsellino il giorno dell’attentato. Fotocopiata e distribuita a chissà chi per proseguire l’eterno ricatto con cui gli uomini del mistero tengono sotto scacco lo Stato.

Infine arrivò la profezia su Messina Denaro: è malato e pronto a consegnarsi in cambio di un “regalino”, e cioè un intervento governativo per abolire l’ergastolo ostativo. Parole che suonarono come musica alle orecchie di chi da decenni indaga e processa imputati, alla fine assolti: “Potrebbe succedere come una vecchia trattativa, come è stata fatta nel ’93… magari servirà ancora… come infatti non è che lo Stato lo stia prendendo… presumo che sia una resa sua”. Era una versione aggiornata della trattativa Stato-mafia.

Baiardo e la foto di Berlusconi

Picco di ascolto ed ecco spuntare la foto, che esiste ma che nessuno ha visto, che ritrarrebbe Silvio Berlusconi, Giuseppe Graviano e il generale Francesco Delfino. Tutti insieme appassionatamente nella primavera del 1992 sul lago di Orta. La foto sarebbe stata mostrata da Baiardo a Giletti mentre erano seduti al tavolino di un bar. Al conduttore televisivo parve di riconoscere – la foto la vide solo da lontano – un giovane Silvio Berlusconi. E gli altri due? Boh, mistero.

A Report Baiardo disse di averla scattate lui la foto. Circostanza che confermava anche in alcune conversazioni intercettate. Nel frattempo pubblicava libri e annunciava, più di recente, dalla sua casa di Trabia, in provincia di Palermo, la volontà di candidarsi alle elezioni dopo essersi guadagnato la necessaria popolarità. Ora è caduto in bassa fortuna: qualcuno dice che continuerebbe a parlare come novello depistatore per conto dei Graviano.

Quando i magistrati di Firenze lo convocarono per sapere delle foto, Baiardo smentì: “Non è vero nulla, non c’è alcuna foto”. Ora la Cassazione ha deciso di mandarlo ai domiciliari, confermando il provvedimento del tribunale del Riesame.

Quindi se Baiardo ha calunniato Giletti allora la foto esiste davvero? Manco per idea. “Sicuramente è stata fatta vedere – aveva scritto il Riesame – potrebbe essere un fotomontaggio o addirittura essere stata male osservata dal giornalista, per problemi di luce (l’ambiente in cui venne mostrata non era ben illuminato), o potrebbe essersi egli sbagliato in ragione del breve tempo in cui gli venne mostrata, magari ingannato da tratti somatici simili a quelli delle persone che ha dichiarato di avere riconosciuto”.

Riepilogando: è vero che Baiardo mostrò la foto, ma non c’è alcuna certezza sui personaggi ritratti. Come si esce dall’impasse? Non resta che attendere un nuovo profeta, infiochettarlo e condurlo in Tv salvo poi smarcarsene quando il suo racconto non regge più.


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