PALERMO – A distanza di dieci anni dalla prima assemblea pubblica, Sos Ballaró scende in piazza, a fianco di altre associazioni e comitati cittadini, allo scopo di rimettere al centro del dibattito pubblico i temi che riguardano il quartiere dell’Albergheria. Circa duecento persone hanno girato per le vie e le piazze del quartiere nella manifestazione che ha preso il via venerdì pomeriggio a piazza Casa Professa.
I partecipanti del corteo chiedono a gran voce l’apertura del capannone di piazza Carmine, la regolarizzazione dei mercati storici e del mercato dell’usato, una gestione sostenibile dei rifiuti e degli spazi comuni, centri di aggregazione e di educazione, servizi pubblici decenti e centri “a bassa soglia” contro le tossicodipendenze.
Sos Ballaró: “Momento di riflessione e dialogo”
“Questo sarà solo l’inizio di un anno di riflessione e dialogo sul futuro dell’Albergheria – spiega l’associazione Sos Ballaró -. Siamo chiamati ad affrontare temi cruciali come lavoro e sviluppo economico, comunità educante, spazi pubblici, overtourism e diritto all’abitare”.
“Gli Stati Generali di Sos Ballarò, – aggiunge l’associazione – è una manifestazione che altro non vuole essere se non un necessario momento di riflessione profonda sul passato e una occasione per un nuovo impegno collettivo. Attraversiamo le vie e le piazze del quartiere in un corteo che rivendichi la cura e il rispetto per la nostra comunità”.
“Il quartiere – conclude l’associazione – ha bisogno di piani condivisi che rispondano alle esigenze di chi lo vive ogni giorno e di un supporto concreto per garantire il lavoro e la serenità di chi contribuisce alla sua vitalità”.
