PALERMO – “La magistratura com’è doveroso ha chiesto che ci siano chiarimenti sulla gestione dei cimiteri, ipotizzando un’omissione di atti d’ufficio.” Dopo la notizia dell’indagine nei sui confronti nella vicenda nelle circa 900 bare ancora insepolte nel cimitero dei Rotoli, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando commenta la sua iscrizione del suo nome al registro delle persone sottoposte ad indagine.
“Avrò modo – ha specificato il primo cittadino – di portare con me davanti all’autorità giudiziaria tutte le ordinanze, le disposizioni di servizio e i provvedimenti adottati nell’ambito della cabina di regia che ho istituito proprio per dimostrare che ho fatto tutto quello che era nelle mie possibilità e competenze di sindaco per potere affrontare questo problema. Rimangono le problematiche che stiamo cercando in tutti i modi, di concerto con l’assessore Toni Sala, di risolvere”.
La posizione del primo cittadino di Palermo è passata da persona informata sui fatti. Nel luglio del 2020 Orlando era stato sentito per due ore in Procura come testimone nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione al cimitero dei Rotoli.
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