Barreto: "Non sono mercenario | Rimarrei a Palermo anche a vita" - Live Sicilia

Barreto: “Non sono mercenario | Rimarrei a Palermo anche a vita”

Il paraguayano chiarisce le proprie intenzioni per il futuro. Poi si dice orgoglioso di indossare la fascia di capitano e traccia la strada da seguire per raggiungere al più presto la salvezza.

PALERMO – Edgar Barreto si racconta. Il centrocampista del Palermo riconosce che questa è la miglior stagione da quando è arrivato alle pendici del monte Pellegrino e spera di poter restare in Sicilia ancora a lungo. Il paraguayano si dice orgoglioso di indossare la fascia di capitano e traccia la strada da seguire per disputare un campionato che deve portare il prima possibile alla salvezza. Poi, eventualmente, si potrà pensare anche ad altro.

MIGLIOR STAGIONE “Certamente è la migliore da quando sono al Palermo. Qualcosa di simile era accaduta con la Reggina. Sto vivendo un buon momento, ma non mi voglio certo fermare adesso. Una situazione che è personale – spiega Barreto a la Repubblica – ma che in fondo è quello che sta vivendo il Palermo. Io credo che la gente abbia capito che, al di là del giocare bene o male, ho sempre dimostrato attaccamento alla maglia”.

AMORE ROSANERO “Io al Palermo ci tengo tantissimo, ma per continuare un rapporto deve esserci un interesse reciproco da parte mia e della società. Basta un segnale per risolvere tutto. Io credo di meritare di essere accontentato. È così da sempre e l’ho dimostrato anche nell’anno della retrocessione. Avevo diverse offerte, ma sono rimasto anche in serie B. Una scelta della quale non mi pento perché abbiamo disputato un campionato strepitoso, ma per me rimettermi in gioco alla mia età poteva essere un rischio. Invece siamo riusciti a tornare subito in serie A e anche adesso stiamo disputando un ottimo campionato“.

IPOTESI CESSIONE “La fascia mi riempie di orgoglio. Significa che qualcosa di buono ho fatto. Soprattutto perché all’inizio ero molto criticato. Avevo il morale sotto i tacchi e mia moglie mi è stata molto vicina. Col Cagliari il mio ultimo gol a Palermo? Io non la vedo così. Non voglio vederla così. Ancora ci sono tante partite da giocare e, al di là di quello che accadrà, non ho nessuna intenzione di andare via a gennaio. Non mi è mai passato per la testa a meno che qualcuno non mi dica che devo essere ceduto, ma questo è il nostro lavoro e so che può accadere di tutto“.

NON CHIAMATEMI MERCENARIO “A volte la gente ci definisce dei mercenari come se pensassimo soltanto ai soldi. Vorrei che queste persone capissero che questo è il nostro lavoro e, anche se è vero che abbiamo dei buoni stipendi, non giochiamo a calcio per tutta la vita. A me restano quattro o cinque anni di carriera e devo pensare al futuro della mia famiglia quando il calcio non ci sarà più. Io non sono un mercenario. Ho dimostrato quanto tengo a questa maglia e ho la coscienza a posto. Se dipendesse da me resterei a vita al Palermo. L’ho fatto in B figuriamoci se non ho voglia di farlo adesso che le cose vanno bene e che il gruppo è la nostra forza e il nostro segreto“.

DYBALA E VAZQUEZ “Come fai a tenere a lungo giocatori come Dybala o Vazquez. Sono giocatori fortissimi e soprattutto di prospettiva futura. Sarebbe da bugiardi dire che resteranno a lungo con noi. Speriamo che possano restare almeno sino alla fine della stagione“.

IL SOSTEGNO DI ZAMPARINI “Dopo aver visto che non avevamo fatto un grande mercato e dopo l’uscita in Coppa Italia al primo turno contro il Modena tutti ci davano in lotta per la retrocessione. Anzi, ci davano già retrocessi. Invece, grazie alla grande cultura del lavoro del nostro allenatore, i risultati stanno arrivando. Il presidente è stato bravo a sostenere il nostro allenatore. Il suo appoggio è stato fondamentale anche perché Iachini se lo meritava. Del resto, se lavori seriamente alla fine vieni premiato e i nostri risultati sono la conferma di ciò“.

OBIETTIVO SALVEZZA “Il nostro primo obiettivo è quello di centrare la salvezza il prima possibileper poi potere pensare a obiettivi diversi. Vogliamo disputare un grande campionato e, perché no, regalare qualche bella soddisfazione ai nostri tifosi. L’importante è mantenere lo stesso atteggiamento di sempre perché solo giocando con la cattiveria che deve avere una squadra che vuole salvarsi potremo continuare ad ottenere questi risultati“.


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