Barriere e falsi allarmi bomba | Viaggio nella Palermo "blindata" - Live Sicilia

Barriere e falsi allarmi bomba | Viaggio nella Palermo “blindata”

I blocchi di cemento antiterrorismo, collocati in centro a Palermo

Allerta altissima nel capoluogo siciliano, con Artificieri e Cinofili spesso in azione tra i turisti

PALERMO – Da un lato ci sono i carabinieri, dall’altro le pattuglie della polizia municipale e, a pochi metri, due grossi blocchi di cemento che sbarrano la strada in corso Vittorio Emanuele, davanti alla Cattedrale. Siamo nel cuore del percorso Arabo-Normanno riconosciuto patrimonio dell’Unesco, preso d’assalto ogni giorno da migliaia di turisti che arrivano da tutte le parti del mondo.

E’ la porta dell’isola pedonale dove quotidianamente s’intrecciano passeggiate, selfie, ricordi di un’estate ormai agli sgoccioli. Un’area sotto la lente d’ingrandimento sul fronte della sicurezza: gli stessi blocchi, dopo l’attacco terroristico a Barcellona, sono stati collocati anche in piazza Verdi e ai Quattro Canti. Una passeggiata “blindata” per impedire che un mezzo pesante possa lanciarsi a tutta velocità sui pedoni e alla quale sicurezza contribuiscono le forze dell’ordine che hanno potenziato controlli e presidi anche in tutti i luoghi di aggregazione. Dai centri commerciali alle stazioni, fino ai punti d’imbarco.

“Siamo consapevoli che nessun posto è realmente sicuro – dice un turista torinese in piazza Bellini – ma è bene che i comitati locali facciano la loro parte per non far sentire in pericolo i propri cittadini. Palermo si presenta adesso come una città molto controllata, la presenza delle forze dell’ordine e dell’esercito, almeno qui in centro, è massiccia. Da visitatore ho la percezione di non essere a rischio”. E in effetti la soglia d’attenzione è altissima, compresa quella nei confronti delle società di autonoleggio, invitate in tutta Italia a segnalare eventuali anomalie. Per non parlare degli interventi dei nuclei Cinofili e Artificieri. Per loro si tratta di un periodo di super lavoro.

Nessuna segnalazione viene sottovalutata e gli interventi per bonificare le zone in cui vengono notati pacchi o bagagli sospetti, sembrano essersi moltiplicati. A Palermo, ormai da almeno quattro mesi, si verifica quasi un allarme bomba almeno ogni due giorni. Una escalation alimentata da telefonate anonime, e dalla segnalazione di sacchi abbandonati o oggetti sospetti lasciati per strada. Il dispositivo di sicurezza adottato è scrupoloso e oltre a polizia o carabinieri, coi loro reparti specializzati, prevede l’intervento dei vigili del fuoco e per precauzione, quello del 118. E in ogni caso il tratto di strada interessato viene chiuso al transito di mezzi e pedoni, con inevitabili ripercussioni sulla circolazione. Proprio come è successo soltanto pochi giorni fa in via Mariano Stabile, in pieno centro a Palermo.

Un pacco sospetto è infatti stato segnalato nei pressi di un b&b: è stato fatto brillare con una micro carica e una volta escluso ogni pericolo l’area è stata messa in sicurezza. L’indomani un allarme bomba è invece scattato in piazza a Monreale, dove era stato abbandonato per strada il bauletto di una moto. E’ rientrato poco dopo. Una serata di paura, invece, il 22 agosto al McDonald’s di via Leonardo da Vinci, dove una telefonata anonima ha scatenato il panico. Tutti i clienti presenti sono stati allontanati dal fast food, mentre Cinofili e Artificieri hanno battuto palmo a palmo il locale per accertare che non vi fosse alcun rischio.

Pochi giorni prima la stessa procedura è partita in corso Calatafimi, dove alcuni passanti avevano notato una grossa valigia abbandonata su un marciapiede. E ancora al Foro Italico, nei pressi del Tempietto della Musica e in via Maqueda, a pochi metri dall’area Quaroni, all’interno dell’isola pedonale, dove qualcuno aveva lasciato una scatola su una panchina. Poche settimane dopo, gli esperti della polizia e dei carabinieri hanno passato al setaccio l’area esterna del tribunale, dove una telefonata anonima aveva avvertito della presenza di una bomba. L’allarme, per fortuna, si è rivelato anche in questo caso falso.

Quella del 25 maggio è stata una giornata critica, con tre allarmi bomba scattati in tre diverse zone. Tutti si sono rivelati falsi. Gli artificieri quel giorno sono intervenuti in piazza Ignazio Florio, vicino al consolato tunisino. Di pomeriggio un allarme bomba è invece scattato al convitto nazionale, alle spalle della cattedrale, di sera in via Ludovico Ariosto, all’altezza di via Lo Jacono: un trolley era stato lasciato per strada, ma conteneva semplicemente alcuni vestiti.

Nel frattempo prosegue anche a Palermo l’attività che ha già portato, in tutta Italia, al controllo di 27 mila furgoni e a quello di oltre diecimila persone, con una intensificazione dei posti di controllo in prossimità degli accessi ai centri storici volti all’identificazione dei conducenti e alla verifica dei dati attraverso le banche dati delle forze di polizia.

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI