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Beni confiscati ospitano centri giovanili

NEL CATANESE
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Tre centri di aggregazione giovanile nasceranno grazie al PON Sicurezza in altrettanti beni confiscati alla mafia nel Catanese: a Gravina di Catania, Mascalucia e Camporotondo Etneo. Le proposte progettuali presentate dal ‘Consorzio etneo per la legalita’ e lo sviluppò sono state ammesse a finanziamento nell’ambito del Programma cofinanziato dall’Unione Europea e gestito dal Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza.

Il progetto di Gravina di Catania, che ha ottenuto risorse per 112.699, 94 euro, prevede il recupero di due immobili nel quartiere di Fasano, dove sarà realizzato un centro di aggregazione che offrirà a minori fino a 16 anni servizi di supporto scolastico, corsi e laboratori di teatro, musica e pittura. A Mascalucia un terreno di 2.100 metri quadri in via delle Magnolie in località Monpilieri, grazie ad uno stanziamento di 363.417,82 euro, verrà attrezzato per la diffusione della pratica sportiva e lo svolgimento di attività agonistiche e ricreative grazie alla realizzazione di campi di basket e di calcetto.

A Camporotondo Etneo, con uno stanziamento di 242.600 euro, un fabbricato di due piani in via Capuana, nella frazione di Piano Tavola attualmente in stato di totale abbandono diventerà un centro aggregativo polifunzionale aperto alla partecipazione dei di età compresa fra i 14 e i 28 anni, di ex detenuti e di soggetti svantaggiati.

Durante l’ultimo Comitato di valutazione del PON Sicurezza sono stati approvati in totale 10 progetti presentati dal ‘Consorzio etneo per la legalita’ e lo sviluppò. Tutti e 10 riguardano il riutilizzo a fini sociali di beni confiscati, per un finanziamento complessivo di oltre 2,7 milioni di euro.


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