Beni culturali, arrivano i fondi |per gli enti della ex Tabella H - Live Sicilia

Beni culturali, arrivano i fondi |per gli enti della ex Tabella H

Alla fine è arrivata anche la lista degli enti finanziati dall'assessorato guidato da Maria Rita Sgarlata. Tanti i nomi noti, e anche qualche escluso. ECCO L'ELENCO COMPLETO

la lista dei beneficiari
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PALERMO – Finite le ‘selezioni’ anche al dipartimento dei Beni culturali, la vecchia Tabella H sembra tutt’altro che superata. Sono 63, infatti, gli enti valutati come finanziabili dalla commissione che si è occupata di elaborare gli elenchi degli ammissibili al contributo della Regione: molti i nomi noti.

Ma i fondi, quest’anno, erano molto pochi. A fronte del numero di enti e associazioni ritenuti meritevoli del finanziamento, la somma assegnata al dipartimento era “troppo esigua”. Sarebbero serviti – spiega l’assessore al ramo Maria Rita Sgarlata – almeno 4 milioni di euro, ma la giunta ne ha stanziati ‘soltanto’ 1 milione e 600 circa. E così si è dovuto stabilire un tetto massimo per i contributi: 200 mila euro. Più di tanto, nessun ente è riuscito ad ottenere e, a dire la verità, a questa cifra è arrivata soltanto la Fondazione Whitaker.

Ma, tra i 63 considerati ‘finanziabili’, alla fine qualcuno è stato escluso. Sono 15 le associazioni che, pur avendo ottenuto un punteggio superiore a 70 su 100, non hanno avuto alcun finanziamento, perché “non aventi priorità”. Tra questi, l’associazione Libera Palermo, l’associazione “Ditirammu”, la fondazione Giuseppe Fava e l’associazione culturale “Lapis”. Che qualcuno restasse fuori, comunque, era inevitabile. I fondi da assegnare ad ogni dipartimento, infatti, sono stati poco a poco diminuiti, passando da circa 20 milioni complessivi inizialmente previsti ai 12 poi realmente stanziati. Dodici milioni circa che sono stati, poi, ripartiti su otto diversi dipartimenti, lasciando a quello dei Beni culturali una cifra che ha reso necessario rivedere le prime graduatorie stilate.

“Nonostante questo siamo riusciti a scongiurare la fine di molte attività culturali – commenta l’assessore Sgarlata – . Ho sempre visto la Tabella H come un ‘non sense’ – continua – che ha creato una casta di fondazioni, enti e associazioni che hanno goduto, spesso immeritatamente, di fondi regionali, mentre altre attività di nuova formazione, che avrebbero meritato una diversa considerazione, rimanevano fuori. L’esito del lavoro della commissione mi consente di correggere il mio punto di vista dato che le valutazioni sono andate nella direzione meritocratica che avevo auspicato. Così, nonostante le poche risorse, garantiamo invece un sostegno che, pur non rispondente alle aspettative dei richiedenti, di fatto non penalizza nessuno”.

Ma le novità sembrano davvero poche. Tra gli enti che hanno ottenuto il contributo, infatti, ci sono nomi sentiti spesso negli anni passati, anche quando la tanto criticata Tabella H era ancora in vita. Tra questi, anche l’accademia degli Zelanti e dei Danfici, inizialmente non ammessa, e che invece otterrà 28.950 euro. Poi il museo Mandralisca (99.500 euro), l’istituto Gramsci (96.000 euro), la fondazione Buttitta (54.800 euro), la fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella (45.000), la fondazione Federico II (30.000 euro), il museo vivente di Custonaci (18.300 euro), il centro studi Pio La Torre (92.500 euro) e la società siciliana si Storia Patria (27.200 euro). Qui l’elenco completo.


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