Niente fumata bianca dopo la riunione al ministero delle Imprese e del Made in Italy: Faib Confesercenti, Figisc Confcommercio e Fegica hanno confermato lo sciopero fissato per il 25 e 26 gennaio. “Fino all’ultimo minuto siamo disponibili a trovare una quadra, ma ora non si riesce”, fanno sapere fonti dei gestori, che accusano il governo di aver trattato la categoria, “con la questione dei cartelloni dei prezzi, come si fosse nel Medioevo”.
“Per il momento lo sciopero è confermato – spiega il presidente della Faib, Giuseppe Sperduto – , perché oggi non abbiamo visto le aperture che ci erano state prospettate. Ce l’abbiamo messa tutta per non dare disagi ai cittadini, ma il governo ha deciso diversamente e il ministero fa marcia indietro sulle promesse avanzate alle associazioni nel tavolo precedente. Vogliamo incontrare il presidente Meloni”.