Beppe Grillo sconvolge la Sicilia - Live Sicilia

Beppe Grillo sconvolge la Sicilia

Beppe Grillo ha già vinto le elezioni, perché ha cambiato, in Sicilia, la fisionomia del campo di gioco. Un bilancio dei diciassette giorni che sconvolsero l'Isola. Noi l'avevamo detto. QUI

Verso le elezioni
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PALERMO- Lo hanno attaccato, sbeffeggiato per la nuotata in odore di icona post-dittatoriale, con poderose bracciate nello Stretto di Messina. Lo hanno messo in mezzo. Lo hanno additato per brutalità ideologica, per anti-politica endemica, corredata di tendenze machiste in chiave elettorale. La verità accertata, al momento, è una sola: Beppe Grillo appare già, senza nemmeno bisogno di aspettare il responso notarile dell’urna, come il vero vincitore morale delle elezioni regionali in Sicilia.

Anzi, gli strali che in pochi temerari hanno avuto il coraggio di lanciargli contro sono rimbalzati sulla spessa corazza mediatica del fondatore del Movimento 5 Stelle che non ha sbagliato un’uscita. Le polemiche l’hanno, invece, rafforzato e santificato. Le accuse sono state vissute, sulla pelle del popolo deluso, come i colpi di coda rancorosi di un decrepito sistema di potere che tenti di frapporsi, con i suoi trucchi estremi, al radioso sol dell’avvenire.

Nessuno sa chi sia davvero Beppe Grillo, a parte gli adepti – nelle cui file cui coesistono sessantottini delusi, orfani di Silvio, furbi di tre cotte e ragazzi valorosi –, nessuno conosce l’esatta dimensione del leader che si profila all’orizzonte. E’ la tenera maschera del suo “Cercasi Gesù”, quando il “comico genovese” stupì con una interpretazione delicata e strepitosa? E’ la linguaccia malata di senso civico che sputava sacrosante bestemmie contro il sistema dal palco di Sanremo, quando invitò il pubblico ad alzarsi, “perché io vi faccio ridere e poi mi fanno un culo così”? E’ un uomo cinico che si appresta a cogliere il frutto di una calcolata arte della scena? E’ l’utile idiota, il fantoccio di una consorteria composta dalla Casaleggio associati, dalla Spectre, dalla Banda Bassotti e dal Kgb?

Nessuno, appunto, lo sa. Solo una cosa sappiamo e, per onestà di racconto, va scritta: Beppe Grillo, in appena diciassette giorni, dalla nuotata, al comizio di Palermo che si terrà oggi e che Livesicilia seguirà con un video in diretta, alla chiusura di campagna con Giancarlo Cancelleri che è – lo ricordiamo agli smemorati – il vero candidato del Movimento a Palazzo d’Orleans, ha sconvolto la Sicilia, l’arcaica Sicilia col suo sottomondo di riti, consuetudini e ombrosi accordi sottobanco.

I siciliani lo hanno osannato e acclamato. Lo hanno inseguito su ogni piazza, assediato sul treno e rincorso. C’è uno schema mentale prestabilito dalla storia che rende Grillo invincibile. L’idea radicata che sia necessario, a tutti i costi, il nuovo per seppellire le macerie del passato. Un concetto ardimentoso e pericoloso: in Italia, generalmente, ha accompagnato la restaurazione, in altri contesti no. Il signor G. Ha cavalcato l’onda a meraviglia, con sapienza tattica e accortezza. Ha già vinto, perché ha cambiato il campo di gioco.
Prendiamo atto e promettiamo: cercheremo di non chiamarlo più “il comico genovese”, dal presente rigo in poi. Beppe Grillo fa sul serio.


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