Lo show di Berlusconi dura due ore | Ma la Sicilia resta sullo sfondo - Live Sicilia

Lo show di Berlusconi dura due ore | Ma la Sicilia resta sullo sfondo

Silvio Berlusconi al teatro Politeama

Il Cavaliere, giunto al Politeama alle 11.50, ha arringato la folla: "Prima di morire voglio attraversare il ponte sullo Stretto. Monti una delusione, non capisce nulla di economia. Casini e Fini difficilmente entreranno in Parlamento, Ingroia da sempre schierato. Grillo è una persona cattiva. Aboliremo l'Imu. Meno tasse per le famiglie e per le imprese". Il leader del Pdl accenna anche al "condono tombale" e la platea risponde con applausi scroscianti.

Verso le Politiche
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PALERMO – “I siciliani sono sempre nel mio cuore”, ha benedetto il Cavaliere dal palco. Ma nel suo discorso – due ore filate – la Sicilia quasi non c’è. L’Isola è solo cornice. Nonostante, oggi, possa tornare utile per vincere, o pareggiare, al Senato. Il “granaio di voti”, semmai, è più un mare indistinto di buone intenzioni e annunci. Da sorvolare sul solido fantasma del Ponte sullo Stretto, che si materializza all’inizio della lezione: “Prima di morire voglio passare su quel ponte”. Ben più in alto, insomma, di quella Babele dal retrogusto siculo che fu il Consiglio dei ministri negli anni passati: “Tutti parlavano in siciliano – scherza Berlusconi – ho dovuto portare dietro un vocabolario”.

E a dire il vero, il vocabolario, oggi, in un Teatro Politeama pieno come un “uovo della Libertà”, è quello vecchio: i comunisti, i traditori Fini e Casini, il milione di posti di lavoro diventato un milione e mezzo, i magistrati rossi, il voto utile, il parlamento inutile. Con qualche spruzzata di novità che investe, ovviamente, il “professorino Monti”, Grillo e i suoi estremisti di sinistra, persino il “piccolo” Oscar Giannino. Affondato per via del look (“Se si presentasse in un circo, lo scambierebbero per un clown”. E sacrificato sull’altare del “voto ai piccoli partiti, che non farebbe che avvantaggiare la sinistra”. “Una sinistra – spiega Berlusconi – che solo in Italia è radicata ai principi del Comunismo, che ha portato tante disgrazie, anche nel nostro Paese. Pensavamo che Renzi potesse fare nascere una sinistra davvero democratica. Invece da quella parte vivono ancora una invidia sociale. Sono sempre incazzati. E nutrono un atteggiamento punitivo nei confronti di chi, col lavoro, ha raggiunto uno stato di benessere”.

Già, il benessere. Fortemente intaccato dai provvedimenti del governo di Monti, che in un anno circa avrebbe massacrato l’economia italiana, “con errori plateali. Con l’abbassamento a mille euro della soglia per il pagamento in contanti – spiega il Cavaliere – ha spinto molti cittadini ad andare all’estero per acquistare oggetti di lusso”. Ma l’errore più grande, ovviamente, è uno: “Nel primo Consiglio dei ministri – annuncia per l’ennesima volta l’ex premier – delibereremo la cancellazione dell’Imu. E restituiremo quanto tolto agli italiani. Dove troveremo i soldi? Un accordo con la Svizzera consentirà di applicare un imposta a quei correntisti che vogliono mantenere il segreto. Recupereremo circa cinque miliardi. Per risarcire l’Imu ne serviranno quattro”. Ma l’attacco a Monti ha anche una natura più “politica”. Da campagna elettorale. “Ha sfruttato la sua visibilità di premier a capo di un governo tecnico – dice Berlusconi – per poi lanciarsi in politica. Nonostante avesse promesso che non l’avrebbe mai fatto. Parla di rinnovamento, e poi con chi si allea? Con Fini e Casini, che sono in Parlamento da trent’anni. Il suo centro, è solo un centrino”. E a quel punto, il “passo” verso gli ex alleati di un tempo è breve: “Fini ormai è ridotto a un prefisso: lo zeroquattro. Casini se continua così si avvicinerà a quelle cifre. E sono certo che nessuno dei due arriverà in parlamento, visto che la coalizione non raggiungerà il 10%”. E poi, ecco l’attacco ai partiti piccoli: “Che portano avanti solo interessi particolari dei loro piccolissimi leader” e a Beppe Grillo. “Grillo è una iattura. Nelle sue liste sono presenti estremisti di sinistra e militanti No-Tav. Se venissero eletti, il Parlamento sarebbe ingovernabile”. Quindi, è il turno di Antonio Ingroia: “La magistratura in Italia è sempre stata percorsa da un ‘filo rosso’. Ingroia è sempre stato di sinistra. La cosa inquietante è che lo era anche quando si occupava delle più delicate inchieste della storia del nostro Paese”. Applausi. Di un pubblico che si surriscalda quando il Cavaliere fa riferimento ad altri provvedimenti, come l’introduzione della “cauzione” (“Basta con i cittadini in carcere prima di una sentenza definitiva”), le assunzioni agevolate (“I datori di lavoro non pagheranno un euro di tasse, e lo Stato risparmierà la cassa integrazione”) e soprattutto il condono tombale. “Condono, condono”, scandisce il pubblico dalla platea, mentre il Cavaliere scivola, dopo due ore ininterrotte di monologo, verso la conclusione. Sulle note di “Meno male che Silvio c’è”. “Viva l’Italia, viva la Sicilia”, chiude. Già, meno male. C’è anche la Sicilia.

L’INTERVENTO DI BERLUSCONI MINUTO PER MINUTO

14.00 “Viva l’Italia, viva la Sicilia, viva Forza Italia, viva il Popolo della libertà”. Così Silvio Berlusconi ha chiuso il suo lungo intervento, al Politeama, sulle note di “Meno male che Silvio c’è”.

13.50 Berlusconi si avvia alla conclusione del suo intervento fiume, durato circa due ore. In platea iniziano a vedersi diversi spazi vuoti, mentre il Cavaliere, dopo aver parlato di spread, scherza con il pubblico.

13.30 “Dentro la magistratura c’è un filo rosso che agisce contro gli avversari politici. Siamo l’unico Paese in cui tre magistrati sono a capo di un partito. Ingroia evidentemente era di sinistra anche quando lavorava ad alcuni tra i processi più delicati. Stiamo pensando di introdurre anche lo strumento della cauzione. Per evitare che i cittadini che non hanno subito una sentenza definitiva possano finire in carcere”.

13.15 “Grillo è un istrione. Boldi, che lo conosce, dice che è la persona più cattiva che conosce. Ha un potere di attrarre con messaggi puramente distruttivi. Non ha proposte. E fa il gioco della sinistra. È un male grande. Ma c’è un male più grande. Al nord, circa l’ottanta per cento dei candidati vengono dall’estrema sinistra e dai comitati ‘No tav’. Grillo è una iattura”.

13.10 “Credo proprio che né Fini né Casini arriveranno in Parlamento, visto che la loro coalizione non arriverà al dieci per cento. Fini è ridotto a un prefisso: ha lo 0,4%. Monti è la più grande delusione. Aveva promesso che non avrebbe approfittato della visibilità di tecnico per candidarsi. E invece. Almeno, ha portato l’eleganza in questa campagna elettorale, definendo me e i ministri dei miei governi come dei cialtroni. La più bassa caduta di stile che io ricordi. Si è presentato come innovatore, e si è alleato con Fini e Casini che sono in Parlamento da trent’anni. La sinistra non voterà questo centrino. Dobbiamo spiegare agli operai che vogliono votare Monti, che quel voto finirà per portarlo a sinistra, con cui Monti si è già sposato. Poi c’è Giannino: a chi volesse votarlo per le belle divise, pensate che se entrasse in un circo lo scambierebbero per un clown”.

12.58 “I piccoli partiti non hanno mai un interesse generale. Hanno interessi particolari e piccoli, come sono i loro piccolissimi leader. Gli italiani devono imparare a votare. E il primo partito dovrebbe avere la maggioranza. Oggi, poi, il presidente del Consiglio non ha il potere nemmeno di revocare un ministro. Un premier è costretto a chiedere al Presidente della Repubblica il permesso per emettere un decreto legge. E poi, al Parlamento. Il Presidente della Camera Fini decise di tenersi nei cassetti la nostra riforma della giustizia, poi l’ha mandata in Commissione, dove c’era una sua deputata, l’onorevole Bongiorno. Poi, ecco che a quel punto per il provvedimento inizia un calvario. Da 400 a 600 giorni per far uscire un provvedimento dal Parlamento. E quello che esce, è completamente diverso da quello che era entrato”.

12.52 Berlusconi accenna al cosiddetto “condono tombale”. Grandi applausi al Politeama.

12.50 “In alcuni casi, Equitalia arriva, di fronte al cittadino moroso, a pignorare la casa o i macchinari delle aziende. Faremo un provvedimento che renderà non pignorabili sia la casa che i macchinari”.

12.45 “Ho parlato con le aziende, dicendo che se avessero assunto un collaboratore, avremmo risolto il problema della disoccupazione. Ma abbiamo deciso che toglieremo le tasse per chi viene assunto. Se oggi un datore di lavoro deve erogare uno stipendio di 1200 euro, paga, a causa delle tasse, 3000 euro. Noi gli consentiremo di pagare solo quei 1200 euro. Lo Stato ci guadagna, perché così risparmia sulla cassa integrazione”.

12.35 “In Italia, per colpa delle politiche di austerity, i disoccupati sono diventati tre milioni. La ricetta è: meno tasse su famiglie, imprese e lavoro. Per abbattere le tasse interverremo sulla spesa pubblica. Nella sanità inseriremo i costi standard. La stessa cosa faremo nelle Procure, dove il costo delle intercettazioni in alcuni casi era superiore di otto volte rispetto ad altri”.

12.32 “Avevamo promesso un milione di posti di lavoro. Ne abbiamo creati un milione e mezzo”.

12.30 “Un applauso a Gabriella Giammanco. Brava giornalista televisiva, che ha riempito di bellezza il nostro Parlamento. Anche grazie a noi, del resto, il Parlamento è diventato un luogo frequentabile. Questa la differenza tra noi e la sinistra. Loro sono sempre incazzati, noi sappiamo ridere anche di noi stessi”.

12.21 “Lo Stato deve avere il coraggio di restituire quello che ha ingiustamente tolto: cioè l’Imu. Sarà fatto entro il mese di maggio. L’ho detto, ed è successo un inferno. Mi hanno definito un fanfarone, persino un cialtrone. Abbiamo trovato la copertura: con un accordo con la Svizzera. Per mantenere la segretezza su quei conti, si applicherà un’imposta, che porterà a un flusso di cinque miliardi di euro. Nel frattempo faremo un accordo con la Cassa depositi e prestiti, che metterà a disposizione i contanti”.

12.16 “Solo chi non capisce nulla di economia come il signor professorino Monti poteva fare un errore del genere. I cosiddetti tecnici, con l’abbattimento a mille euro per le spese in contanti, hanno costretto chi compra beni di lusso ad acquistare all’estero per non finire nel mirino di Equitalia. Che, tra l’altro, ha fatto i blitz o ha messo imposte sulle imbarcazioni, che si sono semplicemente spostate in Croazia. E così hanno incassato molto meno di quanto si aspettavano”.

12.12 “Nel primo Consiglio dei ministri, abrogheremo completamente l’Imu. Per noi la casa è sacra. È il pilastro su cui fondare il futuro delle famiglie. Che adesso, con l’Imu, sono preoccupate e hanno iniziare a consumare di meno. Il futuro incerto, poi, finisce anche per frenare gli investimenti”.

12.08 “La sinistra sa solo minacciare, col conflitto di interesse e con la patrimoniale. Inoltre vuole togliere la libertà agli italiani, facendo scendere la soglia per il pagamento in contanti prima a 300 euro, poi a 50. Per pagare il gelato a una comitiva, dovremo fare un assegno…”.

12.03 “Siamo sfortunati, siamo l’unico paese di Europa in cui la sinistra non ha ancora voluto tagliare col Comunismo, protagonista delle peggiori tragedie della storia moderna. Pensavamo che Renzi potesse fare nascere una sinistra davvero democratica. A sinistra hanno ancora una invidia sociale che li porta a un atteggiamento punitivo nei confronti di chi, col lavoro, ha raggiunto uno stato di benessere”.

11.58 Berlusconi inizia il proprio discorso salutando Martino, Schifani e Alfano: “Saluto Antonio Martino, uno dei cinque fondatori di Forza Italia, il presidente del Senato Schifani, e questo giovane che mi ha detto ‘Non c’è niente da fare, devi tornare’: Angelino Alfano. Per un periodo in Consiglio dei ministri si parlava solo siciliano, avevo bisogno del vocabolario. Per la Sicilia abbiamo fatto tante cose. E prima di morire, voglio passare sul ponte”.

11.54 Inno nazionale al Politeama. Berlusconi è sul palco “Siete uno spettacolo. I siciliani da sempre nel cuore”.

11.50 Silvio Berlusconi è giunto al Politeama.

11.40 Dal palco annunciano che l’arrivo di Berlusconi è previsto tra pochi minuti. Il ritardo sarebbe dovuto a un ingorgo in autostrada.

11.20 In platea anche il leader del Cantiere popolare Saverio Romano, l’ex ministro Stefania Prestigiacomo, il deputato regionale Vincenzo Vinciullo e l’ex parlamentare di Sala d’Ercole Marianna Caronia. Intanto vengono distribuiti dei cartelli con la scritta “Io sto con Silvio”. Entrano anche le bandiere del Popolo della libertà. Ma Berlusconi non è ancora giunto al Politeama.

11.05 Sugli schermi del Politeama passano anche le immagini dei successi del Milan. In platea, ovviamente, molti i big del Pdl. Nei pressi del palco il co-coordinatore Giuseppe Castiglione e la parlamentare nazionale Gabriella Giammanco. I supporters, in molti casi, hanno occupato anche i palchi riservati alla stampa. Cresce l’attesa.

10.50 Il Politeama non contiene i supporters di Berlusconi. Decine di persone rimangono fuori. Qualche protesta, e un po’ di tensione. All’interno del teatro, i maxischermi trasmettono un documentario sulla vita dell’ex premier.

Grande attesa per l’arrivo di Silvio Berlusconi al Teatro Politeama di Palermo. La folla è in fila all’ingresso. Dalle prime indiscrezioni, l’ex premier non dovrebbe rilasciare dichiarazioni prima del suo intervento, dopo il quale dovrebbe lasciare la convention e dedicarsi agli altri appuntamenti della campagna elettorale. Seguono aggiornamenti.


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