Mai vista una pattuglia delle forze dell'ordine in quella zona ,mai visto un posto di blocco.

Mai vista una pattuglia delle forze dell'ordine in quella zona ,mai visto un posto di blocco.
Solidarietà e stima.
Perchè la Regione non interviene seriamente sulle linee aeree per garantire a chi vive e abita in Sicilia di potere raggiungere le altre città comodamente. Siamo anche noi italiani questo governo regionale come tutti gli altri si è dimostrato incapace di garantire a noi tutti siciliani la continuità territoriale. Che venga un Presidente della Regione più capace a far rispettare le ns esigenze senza dovere elemosinare ma pretenderle dal Governo Nazionale.
Per LaGalla occorrono funzionari laureati per far andare le cose.Assunzioni inutili.Il resto alla malora.
Infestano I quartieri che invadono e tormentano i residenti. Delinquenti da generazioni dalle nonne in poi.
Un ricordo struggente di un drammaticità e tristezza infinita per queste giovani vite rubate
Ogni anno Live Sicilia ci ricorda questa triste ricorrenza: mi piacerebbe ricordare anche il nome del magistrato che con tanta fretta veniva accompagnato sul posto di lavoro, e soprattutto mi piacerebbe sapere se l’autista è stato almeno condannato.
Giusto ieri mi ritrovavo a passare da li. Vi erano già dei fiori freschi…ma pure tanta tristezza.
Le scorte in certi casi non servono assolutamente a nulla, se fossero servite per Falcone e Borsellino loro sarebbero ancora vivi e così pure gli agenti che li scortavano.
Se non ricordo male, il giudice era paolo Borsellino. Riguardo l’autista, non saprei..
Michele, I magistrati erano Guarnotta e Borsellino, due eroi siciliani dei quali non c’è bisogno di scrivere meriti e biografie. La scorta fu tamponata da una fiat uno il cui autista non senti’ le sirene e attraverso’ l’incrocio. Ti ricordo che era l’anno in cui si preparava il maxi processo. Certe misure erano necessarie per garantire l’incolumita’ dI chi con coraggio combatteva la mafia in solitudine. Ricordo I commenti vergognosi sul giornale di sicilia. Siamo sempre la terra che non meRita I suoi martiri