CATANIA – Il sindaco di Catania, presidente del cda, è tornato sulla questione dell’ente lirico regionale. “Non mettiamo il teatro nel calderone dei tagli alla Cultura: sarebbe un suicidio pensare di mettere sulla strada 250 dipendenti regionali in una città come la nostra, senza contare le ricadute pesantissime sul turismo”. E lancia un nuovo appello al presidente della Regione Musumeci, “Attento e sensibile alla situazione del Bellini” “Deve essere chiaro che il Teatro Massimo Bellini di Catania, se la Regione continuerà a parlare di tagli, rischia la chiusura e che che 250 dipendenti regionali dovranno essere licenziati, un vero suicidio, considerando anche le ricadute pesantissime su un turismo in forte crescita”.
Enzo Bianco, sindaco di Catania e presidente del Consiglio d’amministrazione del teatro lirico etneo, ha ricordato inoltre che il Massimo di Catania, al contrario di quello di Palermo, non ha può attingere a finanziamenti statali non possedendo lo status di ente lirico nazionale. Essendo un ente autonomo regionale, dunque, è la Regione il suo principale finanziatore. “So – ha affermato Bianco – quanto il presidente della Regione Nello Musumeci sia attento e sensibile riguardo alla situazione del Teatro Massimo. Proprio per questo facciamo appello a lui e all’assessore al Turismo Sandro Pappalardo, anche lui catanese, perché intervengano per risolvere questa gravissima situazione”.
“Catania – ha aggiunto Bianco – rivendica con orgoglio la grande tradizione operistica del Bellini, rinnovatasi con produzioni di alta qualità e con acclamate tournee all’estero, come quella in Cina. E va sottolineato come il contributo regionale serva esclusivamente al pagamento degli stipendi del personale, dipendenti regionali, visto che il Bellini di Catania dal punto di vista delle produzioni da alcuni anni si sostiene da sé”.
Il teatro lirico, inoltre, come ha ribadito il sindaco Bianco, gioca un ruolo importantissimo “In quel turismo che nella Sicilia orientale si sta sviluppando sensibilmente, come dimostra il fatto che Catania sia balzata al primo posto tra le mete europee per Pasqua”. Il Bellini infatti ha ampliato il proprio campo di azione gestendo anche la stagione al Teatro Sangiorgi – che coinvolge altre realtà musicali private attive nel territorio – e soprattutto coordina, per conto del Comune e della stessa Regione, la stagione estiva al Teatro antico di Catania.
“Non dobbiamo commettere l’errore – ha detto Bianco – di mettere il Bellini nel calderone dei tagli alla Cultura, come se si trattasse di un sacrificio che tutti devono sopportare. Reintegrare il taglio di circa due milioni di euro e parlare di ulteriori tagli ucciderebbe questo teatro che è una delle anime di Catania, che ancora una volta paga lo scotto per essere l’unica grande città italiana non capoluogo di Regione”.