Bianco: “Recepire la legge Delrio” |Drago: “Grande opportunità” - Live Sicilia

Bianco: “Recepire la legge Delrio” |Drago: “Grande opportunità”

Prosegue il dibattito che ha tenuto banco per settimane in terra castellese. Bianco e Drago illustrano i vantaggi del progetto. Ma i malumori di alcuni consiglieri persistono. Maugeri: “Incontriamo anche i sindaci del nascituro libero consorzio”.

Città Metropolitana
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Aci Castello – Filippo Drago ed Enzo Bianco discutono di “prospettive e opportunità offerte dall’istituzione delle città metropolitane”. Prosegue il dibattito che ha tenuto banco per settimane in terra castellese. L’ultimo capitolo è stato scritto oggi pomeriggio nell’aula consiliare alla presenza del sindaco di Catania, Enzo Bianco, chiamato a illustrare i vantaggi dell’operazione per la comunità di Aci Castello. Su un punto sono tutti concordi: la legge regionale è lacunosa in termini di competenze da assegnare alle città metropolitane.

Il consigliere Antonio Maugeri, esponente della lista “Aci Castello Futura”, a margine dell’incontro, dice che l’ingresso nella città metropolitana di Catania, al momento, equivale ad “accettare un pacco senza conoscerne il contenuto”. Il consigliere, inoltre, rinnova una sua preoccupazione: “Mi chiedo se un comune così piccolo rispetto alla macro area catanese non verrà fagocitato”. Diverso è il parere del consigliere del Megafono Nando Cacciola, che ha “presentato una mozione invitando l’amministrazione comunale a non produrre nessuna delibera per l’adesione ai liberi consorzi e quindi automaticamente rimanere all’interno della città metropolitana”. Una scelta sposata dal sindaco Drago, originariamente contrario all’ingresso nell’area metropolitana catanese.

La motivazione la spiega lo stesso Drago intervenendo all’incontro: il primo ddl del governo Crocetta decretava la scomparsa dei comuni. “Lo consideravo anticostituzionale, infatti ho chiesto che fosse rivisto. Poi ho atteso di capire le intenzioni del governo nazionale”. Oggi il sindaco castellese è più che favorevole a quello che definisce “grande progetto di sviluppo”. Drago non cela la sua “assoluta contrarietà” all’altro ente di secondo livello: i liberi consorzi dei comuni. “Spaccano in più parti la nostra provincia, si tratta di una follia puramente siciliana legata a giochi politici e non a riflessioni sul futuro del territorio”. Un’altra criticità rilevata dal primo cittadino riguarda la debolezza dei consorzi nell’intercettazione dei fondi comunitari. “Non avranno mai la forza di programmare, progettare e realizzare”, attacca.

Il sindaco Enzo Bianco mette subito le mani avanti: “Non si tratta di un’annessione o di trasformare Aci Castello in un quartiere di Catania”. Poi analizza quello che definisce “un errore clamoroso”. “Lo sbaglio che ha compiuto il legislatore regionale nella fase di avvio, poi corretto, era di prevedere un progetto di città metropolitana, che non teneva conto della storia e dell’identità delle comunità: pensare di cancellare i comuni e farli diventare delle municipalità”, spiega. Bianco solleva un problema: la legge regionale non fissa ancora competenze e governance. E avanza una proposta per fissare le linee guida della legge: “La mia idea è di un solo articolo: la regione recepisce la legge Delrio”. Attualmente in vigore nelle regioni senza statuto speciale. Il sindaco per dare forza alla proposta argomenta: “Nel resto d’Italia la legge Delrio (fatta dopo quella siciliana) è già operativa”. “Le dieci città metropolitane, appartenenti a regioni non a statuto speciale, tra pochi giorni avranno completato il loro percorso, eletto i loro organi (sindaco metropolitano, consiglio metropolitano e assemblea metropolitana)”.

La legge in questione fissa le competenze: trasporti, viabilità, smaltimento dei rifiuti, grandi infrastrutture, sviluppo economico, marketing territoriale. Una sorta di grande regia (“una visione unitaria”) che lascia inalterate le prerogative dei comuni più piccoli. Ad ogni modo, non tutti i consiglieri castellesi sono favorevoli all’ingresso nell’area catanese. A margine dell’incontro, il forzista Francesco Scuderi ha ribadito i suoi dubbi. “Se si parla di una svolta epocale bisogna coinvolgere i cittadini”. Il consigliere avanza la proposta di incontrare i sindaci che stanno pianificando il “libero consorzio dei comuni” per valutare le opportunità che questa seconda opzione offrirebbe al territorio castellese e di rinviare pertanto la seduta del consiglio, convocata per il 16 settembre.


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