CATANIA – Delibato un atto urgente sull’Imu che consentirà al Comune di incassare dallo Stato circa cinque milioni di euro. Sarà ora trasmesso al Consiglio comunale di Catania per l’approvazione. Fissate le scadenze Tarsu. La Giunta comunale di Catania, convocata con urgenza dal sindaco Enzo Bianco nel palazzo degli Elefanti, ha delibato nella sua prima riunione due atti predisposti dalla precedente Amministrazione entrambi a firma dell’ex vicesindaco e assessore al Bilancio Roberto Bonaccorsi. Si tratta di atti da inviare al più presto al Consiglio comunale perché senza di essi si potrebbe rischiare di non vedere approvato il Piano di risanamento per evitare il dissesto.
Il primo atto predisposto e depositato da Bonaccorsi il 22 marzo del 2013, prevedeva l’innalzamento dell’Imu dallo 0,5 per mille allo 0,6 per mille, ossia il massimo possibile. La Giunta Bianco ha migliorato l’atto nella parte delle agevolazioni, prevedendo una riduzione per le seconde case locate con fitto concordato. L’aumento dell’Imu non graverà, per quest’anno, sui cittadini, visto che il Governo nazionale ha sospeso l’imposta. Per contro la deliberazione, una volta approvata dal Consiglio comunale, consentirà al Comune di Catania di incassare dallo Stato una cifra di circa 5 milioni di euro.
Per questo la Giunta Bianco ha deciso di adottare con urgenza l’atto, che sarà adesso trasmesso al presidente del Consiglio comunale Marco Consoli il quale convocherà la conferenza dei capigruppo per decidere la data della riunione dell’Assemblea cittadina, che dovrebbe tenersi entro cinque giorni. La Giunta ha inoltre delibato un altro atto, presentato il 18 aprile scorso dall’ex vicesindaco Bonaccorsi, che fissa le scadenze della rateizzazione della Tarsu per l’anno 2013.
Alla riunione di Giunta, oltre al sindaco Enzo Bianco, erano presenti tutti e cinque gli assessori, che hanno firmato ieri nelle mani del segretario Comunale Gaspare Nicotri, ossia Luigi Bosco, Rosario D’Agata, Angela Mazzola, Valentina Scialfa e Fiorentino Trojano. Alla riunione era presente anche il dirigente della Ragioneria generale Pietro Belfiore.