Bilancio, l'Ars ancora in attesa |L'Aula avrà solo una settimana - Live Sicilia

Bilancio, l’Ars ancora in attesa |L’Aula avrà solo una settimana

I documenti finanziari non sono ancora arrivati a Palazzo dei Normanni. Se ne parlerà la settimana prossima quando ci sarà l'esame in commissione e la presentazione degli emendamenti. Resterà poi una settimana all'Aula per discuterli e votarli ed evitare il commissariamento. L'opposizione incalza il governo e anche Ardizzone chiede che il ddl sia presentato "con urgenza"

PALERMO – Si allungano i tempi per l’approdo all’Ars del bilancio. E si stringono, di conseguenza, i tempi per discuterlo e approvarlo entro la scadenza del 30 aprile, pena il commissariamento della Regione. Anche stamattina in commissione non sono arrivati di documenti finanziari, su cui stanno lavorando per le ultime limature gli uffici dell’assessorato. E così si preannuncia per gli ultimi giorni di aprile una autentica corsa contro il tempo per approvare una manovra di lacrime e sangue che inevitabilmente, vista la mole dei tagli, troverà qualche ostacolo in Aula. E così, l’opposizione di centrodestra scalpita ed incalza il governo di Rosario Crocetta. “Neanche oggi, dopo l’ennesimo rinvio con limite ultimo a stamattina, è stato depositato il Bilancio nella commissione di merito – lamenta e denuncia il vicepresidente della stessa Seconda Commissione, Vincenzo Vinciullo – Le conseguenze sono chiare a tutti: sarà impossibile che alle ore 16 di mercoledì 17 prossimo, in Aula, si possa dibattere su un documento che, bene che vada, potrebbe esser presentato nei prossimi giorni. Quando finalmente la Commissione Bilancio potrà visionarlo, allora saranno stabiliti i tempi per la presentazione degli emendamenti e, a essere ottimisti, si può prevedere la sua entrata reale in Aula non prima del 19 aprile. Questo significa – conclude Vinciullo – che il presidente dell’Assemblea dovrà convocare una conferenza dei capigruppo ad hoc, cioè per ridisegnare il calendario dei lavori, tenendo fermamente presente che il termine finale per evitare un umiliante e disastroso commissariamento scade alla fine del mese in corso”. Ma dalle parti della maggioranza anche la data del 19 aprile sembra inverosimile e si prevede che Sala d’Ercole cominci l’esame di bilancio e legge di stabilità intorno al 22-23 aprile. Quando mancherà una settimana alla scadenza dell’esercizio provvisorio.

Insomma, i documenti finanziari si materializzeranno nelle commissioni di Palazzo dei Normanni con ogni probabilità tra lunedì e martedì della settimana prossima. Ed è possibile, anzi più che probabile, che ci si riduca a cominciare l’esame in Aula di manovra e bilancio nella settimana che si apre lunedì 22, visto anche che la prossima settimana a Roma si vota per l’elezione del Capo dello Stato e lì saranno impegnati il presidente dell’Assemblea e il presidente della Regione.

Intanto, però, la tensione nell’Isola cresce. E corposi bacini di precariato guardano con profonda apprensione a quanto si muove a Palermo. A partire dai precari degli enti locali, 18.500 persone, diverse delle quali lavorano anche da un quarto di secolo nella pubblica amministrazione, che a fine luglio rischiano di finire tutti a casa se da Roma non arriverà una deroga. E ci sono poi i forestali, allarmati per l’insufficienza di risorse a disposizione. Per i 23 mila forestali siciliani, secondo la Cisl servirebbero 350 milioni. Il sindacato ha già annunciato manifestazioni di piazza nella settimana dal 22 al 27 aprile e anche la Flai Cgil ha annunciato mobilitazioni. E c’è poi l’altra bomba pronta a esplodere delle società partecipate, i cui conti destano preoccupazione per il futuro delle migliaia di persone stipendiate da queste strutture. La cui situazione non sarà affrontata in finanziaria ma in un successivo ddl. “E’ meglio procedere a un approfondimento autonomo della materia – osserva al riguardo il presidente della commissione Bilancio Nino Dina -, seppure nei tempi brevi imposti dalla necessità di rispettare la normativa nazionale per la messa in liquidazione e privatizzazione delle società pubbliche”. I tempi anche in questo caso sono stretti e le procedure vanno avviate entro il mese di giugno.

“So che l’assessore Bianchi con il suo staff sta lavorando sul dettaglio delle cifre – dice il capogruppo del Pd Baldo Gucciardi -. Ieri l’assessore ha illustrato al gruppo del Pd ciò che avevamo ascoltato nel vertice di maggioranza. Nel bilancio ci sono garanzie sui forestali per quanto riguarda i livelli occupazionali, e sui precari, fatto salvo, com’è noto, il necessario intervento dello Stato sul quale condurremo una battaglia. Ci ha confortato vedere che ci sono buone risorse per i Comuni che garantiranno i servizi sociali sul territorio”.

Intanto, però, l’Ars aspetta. “Altro che semestre bianco: un semestre in bianco, piuttosto. Si deve, mica si dovrebbe, cominciare con le norme finanziarie e, a oggi, il governo non è stato neanche in grado di presentare le variazioni di Bilancio in commissione, annullando di fatto e per due volte la seduta fissata”, commenta un altro esponente del Pdl, Salvino Caputo. E sollecita l’arrivo del bilancio a Palazzo dei Normanni “con urgenza” il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, che oggi ha detto che i documenti finanziari saranno discussi nelle giuste sedi, cioè commissioni e Aula e non ci saranno “stanze di compensazione” e ha ammonito contro le tentazioni di votare leggi omnibus. “Sarà un bilancio rigoroso”, ha assicurato il presidente dell’Assemblea. Da approvare in tempi degni di Usain Bolt.


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