Blitz dei carabinieri in una casa di Catania: due arresti per spaccio

Blitz dei carabinieri in una casa del Pigno: due arresti per spaccio

C'era anche una pistola calibro 22 nascosta in cucina

CATANIA – I carabinieri del nucleo operativo di Fontanarossa hanno arrestato due giovani pregiudicati, un 20enne e un 29enne, per spaccio al quartiere Pigno. L’accusa è spaccio di stupefacenti: avevano cocaina, crack e 1.500 euro in contanti. Sono stati condotti al carcere di Piazza Lanza.

Nel corso del servizio, i militari hanno anche trovato una pistola calibro 22 con matricola abrasa e 22 proiettili nascosti in cucina. Il tutto in via Gelso Bianco. L’operazione, spiegano gli inquirenti, ha avuto origine da un’attenta e articolata attività investigativa, che ha fatto emergere la presenza di un anomalo via vai di persone presso un’abitazione.

Il blitz dopo i pedinamenti

I militari hanno quindi attivato un mirato dispositivo di osservazione e pedinamento, durato diversi giorni, che ha permesso di documentare un’attività di spaccio sistematica, riconducibile ai due uomini. Una volta raccolti elementi sufficienti, è scattato l’intervento operativo, per il quale i Carabinieri si sono organizzati in più pattuglie, al fine di cinturare tutta l’area e impedire l’eventuale fuga dei pusher.

Quando i militari del Nucleo Operativo sono entrati nello stabile, approfittando del portone lasciato aperto proprio da un cliente dei due soci in affari illeciti, li hanno trovati mentre erano intenti a confezionare le dosi di droga, quindi, li hanno subito bloccati e messi in sicurezza.

La perquisizione domiciliare

Naturalmente, gli investigatori hanno poi dato il via ad una perquisizione in tutto il domicilio, rinvenendo circa 7 grammi di crack, 8 grammi di cocaina, vario materiale per il confezionamento delle dosi e quasi 1.500 euro in contanti, verosimilmente provento dell’attività illecita, atteso che i due risultano disoccupati.

Quello che, però, le squadre del Nucleo non si aspettavano di trovare è stata una pistola Beretta calibro 22, con matricola abrasa, completa di serbatoio e 22 proiettili dello stesso calibro, che era stata nascosta in un pensile della cucina. L’arma era, chiaramente, stata resa anonima per l’uso illecito, ed è stata sottoposta a sequestro insieme alla droga e al denaro, per essere sottoposta ad accertamenti specifici presso la sezione balistica del Raggruppamento Investigazioni Scientifiche.


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