CATANIA. Hanno protestato stamattina gli studenti del Liceo Statale Boggio Lera. Dopo il crollo del tetto, fortunatamente avvenuto durante la notte, la struttura sita in via Vittorio Emanuele resta chiusa per ovvie ragioni di sicurezza.
Sono 29 le classi inagibili e coinvolgono circa 500 studenti che da oggi non possono frequentare in presenza.
Federico Ventura è uno dei rappresentanti di classe presenti stamattina durante la protesta in piazza Macchiavelli. “Non sappiamo nulla. Dopo il crollo avvenuto durante la notte tra mercoledì e giovedì scorso non sappiamo come continuare i nostri studi – afferma Federico – chiediamo che si intervenga immediatamente ricordando che la DAD è prevista, per legge, solo in caso di emergenza sanitaria e qui, invece, siamo in emergenza a causa di una incuria strutturale evidente”.
Presenti insieme agli studenti anche molti docenti e diversi rappresentanti dei genitori. Nino De Cristoforo è rappresentante docenti al Consiglio d’Istituto del Boggio Lera. “Abbiamo chiesto che il diritto allo studio per tutti gli studenti del Boggio Lera venga garantito – dice De Cristoforo – sappiamo che i lavori di rifacimento del tetto controllato possono durare almeno, nella migliore delle ipotesi, due anni. Bisogna trovare subito delle soluzioni trovando aule e spazi che possano sopperire a questa emergenza. Al Consiglio d’Istituto si sono individuate diverse aule non occupate in alcuni Istituti omnicomprensivi o alla sistemazione di spazi scolastici all’interno dell’ex ospedale Vittorio Emanuele dismesso già tempo addietro”.
Oggi pomeriggio riunione nella ex sede della Provincia Regionale oggi Città Metropolitana per dirimere il bandolo di una matassa molto complicata. La protesta degli studenti continua.