Borsellino: entro fine anno |le nomine dei manager - Live Sicilia

Borsellino: entro fine anno |le nomine dei manager

L'assessore Borsellino e il presidente Crocetta hanno partecipato al convegno sulla sanità organizzato dal Pd all'Ars. Nel frattempo, la giunta si è riunita ma il Bilancio non è ancora stato esitato. E la Borsellino ha annunciato: "La commissione per la selezione del manger ha finito il proprio lavoro". Crocetta: "Alcuni commissari hanno determinato una svolta"

PALERMO – La commissione ha fatto il suo lavoro. Il processo di selezione dei manager della Sanità, iniziato circa otto mesi fa, si è concluso oggi con una lista di 76 nomi, “quelli che sono risultati più meritevoli”, ha detto l’assessore alla Salute Lucia Borsellino. Che oggi ha partecipato al convegno organizzato dal gruppo del Partito democratico all’Assemblea regionale “La sanità si cura”. E ha tagliato corto sulle polemiche che hanno interessato il lungo percorso di selezione (“troppo lungo”, secondo il presidente della commissione Sanità all’Ars Pippo Digiacomo) e che si è intrecciato con la valutazione fatta proprio dalla commissione dell’Ars sull’operato dei manager che hanno lavorato negli ultimi tre anni. “Dobbiamo tenere conto di tanti elementi, oggi ne abbiamo uno in più, ed entro fine anno – ha assicurato la Borsellino – faremo una scelta che sarà di qualità”.

E’ arrivato quasi alla fine dell’incontro e con mezza giunta (c’era da fare il Bilancio che, a detta dell’assessore Bianchi, non è ancora pronto “ma è questione di ore”), ma il presidente della Regione Rosario Crocetta ha condiviso l’auspicio del gruppo Pd per una selezione “meritocratica” e ha confermato che sì, ci sono state delle incongruenze, ma la partita, seppur difficile, adesso si chiuderà con la scelta di “privilegiare professionalità, esperienza e trasparenza”.  Una scelta sulla quale, però, Digiacomo aveva manifestato “dubbi e perplessità”. “Il criterio della giunta, adesso, sarà discrezionale – ha detto il parlamentare Pd – , ed è chiaro che non si può andare più avanti in questo modo: si decidessero a nominare i dirigenti regionali perché altrimenti il sistema può andare fuori controllo”.

Ma – almeno secondo l’assessore – ci siamo: il capitolo del commissariamento delle Aziende sanitarie sta per chiudersi. “Una dimensione troppo precaria – l’ha definita Antonello Cracolici, presidente della commissione Affari istituzionali all’Ars e parlamentare del Pd – alla quale va messo un punto. Adesso è il momento di mettere in stabilità il governo della Sanità siciliana, dare obiettivi ai nuovi dirigenti, in modo tale che – ha aggiunto – città come Palermo e Catania diventino le nostre Milano. Tutti – ha precisato – devono essere richiamati a questa sfida: pubblico e privato”. E la pensa così anche il governo. Anche se Crocetta, un’obiezione, ha voluto farla: “Non è vero – ha detto rispondendo a Cracolici – che il commissariamento non ha avuto aspetti positivi. In alcune aziende, anzi, ha determinato svolte nuove. Un’esperienza a tratti innovativa e a tratti negativa, ma i commissari hanno operato in un modo che ha determinato un cambiamento”.

E la sfida, adesso, è incrementare i servizi. Chiusa la fase “difficilissima e di sofferenza” – ha detto il capogruppo Pd Baldo Gucciardi – del piano di rientro, insomma, è il momento di “spingere per passare alla fase successiva: diventare un modello per tutto il paese e chiudere il triste capitolo degli ancora troppo frequenti ‘viaggi della speranza’ “.

Una fase che, secondo Crocetta, è già stata avviata con l’azione del governo, che “in un anno – ha detto – ha risparmiato oltre 170 milioni di euro, e prevede di risparmiarne altri 200 circa nel 2014 tagliando gli sprechi come, ad esempio, i costi elevati dei farmaci”. Ma gli obiettivi da raggiungere sono ancora tanti. “Basta – ha aggiunto il governatore – con l’annuale relazione della Corte dei Conti che dice che nelle Asp si ricorre a trattative negoziate nelle gare e alle proroghe delle stesse. Non c’è motivo di prorogare appalti di fornitura di beni e servizi: sono così facilmente sostituibili”. Ma non può esserci “solo il governo – ha detto – che va da Agueci ogni giorno, tutti dobbiamo essere coinvolti. Finora il sistema sanitario è stato lottizzato dalla politica. Adesso costruiamo una nuova scommessa, ma insieme: per questo chiediamo una collaborazione più forte”.



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