"Non era autorizzato dai Madonia"| E il boss fu messo da parte - Live Sicilia

“Non era autorizzato dai Madonia”| E il boss fu messo da parte

Giuseppe Fricano e Vito Galatolo

Giuseppe Fricano era diventato capomafia a Resuttana senza avere radici nella borgata palermitana. Un'eresia, secondo Vito Galatolo. Il neo pentito racconta i summit per la sua nomina e le ragioni della destituzione.

PALERMO - IL RETROSCENA
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PALERMO – Un capomafia a Resuttana senza radici nel quartiere. Un’eresia, secondo Vito Galatolo. “Biondino Girolamo avevano nominato reggente del mandamento di Resuttana, Fricano Giuseppe – mette a verbale l’aspirante pentito dell’Acquasanta – una cosa che a noi non ci stava bene perché non c’era l’autorizzazione dei Madonia… non ci stava bene a nessuno…”. Le tradizioni andavano rispettate. E alla fine Fricano, l’insospettabile meccanico di via Libertà, arrestato nel blitz Apocalisse del giugno scorso, dovette farsi da parte, nonostante avesse avuto sponsor d’eccezione.

I nomi di chi lo aveva voluto alla guida del mandamento, perdonandogli persino il “peccato” di avere avuto a che fare con gli sbirri anche se solo per la riparazione delle macchine della polizia, sono finiti in un recente verbale di Galatolo. Innanzitutto parla di Alessandro D’Ambrogio, c’era lui “come uomo d’onore a capo del mandamento di Palermo Centro”. Si conoscevano da tempo, da quando “ragazzini andavamo in discoteca assieme, poi siamo stati tanti anni assieme in carcere, ho fatto il ’96-2000 ed eravamo assieme al Pagliarelli, poi ho fatto 2002-2012 ho fatto dieci anni e quattro mesi e ci vedevamo con Alessandro…”.

Una volta cresciuti, e diventati boss, venne il giorno che “io tramite Masino Contino (indicato al vertice della famiglia di Partanna Mondello ndr), pure Biondino, ci dovevamo conoscere come uomini d’onore, poi ci dovevano essere degli appuntamenti con Palermo Centro, c’erano delle lamentele perché si diceva che Alessandro D’Ambrogio aveva combinato assieme a Fabio Chiovaro, Noce, e Biondino Girolamo (anziano boss di San Lorenzo pure lui in cella dal giugno scorso ndr) avevano combinato reggente del mandamento di Resuttana, Fricano Giuseppe,… non ci stava bene a nessuno… a parte che aveva avuto a che fare con la polizia perché lui aveva degli appalti come elettrauto in via Libertà…”.

Il faccia a faccia ci fu, racconta Galatolo: “Facciamo prima un incontro con Chiovaro Fabio in cui faccio presente questa situazione… il Biondino ha chiesto di combinarlo ad Alessandro D’Ambrogio… ci ho detto: ‘Alessandro, dimmi una cosa cosa… come hai fatto a prenderti la responsabilità di fare uomo d’onore a Fricano per Resuttana?’… il Biondino, che voleva la reggenza all’epoca del Fricano, ha parlato con Alessandro dice: ‘U sai abbiamo la situazione di combinarlo’”.

E così Fricano sarebbe diventato capo mandamento, rompendo la tradizione. Per la prima volta il bastone del comando a Resuttana finiva in mano a qualcuno che nulla aveva a che fare con i Madonia. Perché è a Porta Nuova che Fricano affonda le sue radici. È sposato, infatti, con una parente di Pippo Calò. Poi, arrivarono i malumori. Prima serpeggianti, poi apertamente dichiarati a chi aveva un peso nello scacchiere della mafia palermitana. E l’insospettabile meccanico fu costretto a mettersi da parte. Il rispetto delle tradizioni ebbe la meglio. Il blitz di giugno ha sconquassato i piani per il passaggio di consegne.


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