Bottino respinge le accuse: |"Catania piazza difficile" - Live Sicilia

Bottino respinge le accuse: |”Catania piazza difficile”

Daniele Bottino, capogruppo a Palazzo degli Elefanti della formazione del presidente Crocetta, replica a quanto affermato da Giuseppe Caudo sulla capacità di mobilitazione dei consiglieri comunali.

CATANIA – “Sin da quando è stata scelta Michela Stancheris come candidato del Megafono, abbiamo lavorato per lei”. Getta acqua sul fuoco delle polemiche post elettorali, Daniele Bottino, capogruppo a Palazzo degli Elefanti della formazione del presidente della Regione, Rosario Crocetta, che non ha certo brillato alle ultime consultazioni. Tutt’altro. Forse punto sul vivo, Bottino interviene dopo le dichiarazioni del coordinatore provinciale, Giuseppe Caudo, secondo cui “In città c’è un problema di capacità di mobilitazione. I nostri rappresentanti in giunta e in Consiglio comunale hanno scarsa capacità di trasferire alla città le cose che sta facendo il Megafono”. “Penso che non sia facile e non sia attribuibile alla mancata capacità dei consiglieri comunali di trasferire il lavoro fatto a Catania. Non è stato facile, piuttosto – prosegue – trasferire il consenso a Michela Stancheris, o trasferire su di lei il gradimento del presidente Crocetta”.

Senza considerare, poi, i nomi forti di candidati catanesi espressi dalle altre formazioni della coalizione di centrosinistra. “A Catania sono stati votati o catanesi che erano nomi forti. Anche il presidente della Regione ha fatto questo ragionamento – continua – evidenziando come, comunque, i voti presi dalla Stancheris, bergamasca, siano già stati un successo”. Non a Catania, però, dove il Megafono è di fatto crollato rispetto alle tornate elettorali precedenti. “Il risultato di Catania – evidenzia – non è dovuta alla mancata comunicazione di quanto fatto dal nostro movimento, né sottende crisi interne o bocciature da parte degli elettori. Oggi siamo un movimento libero e ognuno di noi è libero di fare le proprie scelte – afferma. La situazione politica, in questo momento, è particolare, ma siamo gli scambi di opinioni, anche diverse, fanno parte del meccanismo democratico. Siamo partiti, in questa consiliatura, con cinque consiglieri comunale – conclude – e oggi siamo ancora cinque i consiglieri”.


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