Brancaccio, incendio in una discarica confiscata| È l'area dove sorgerà la chiesa di Don Puglisi - Live Sicilia

Brancaccio, incendio in una discarica confiscata| È l’area dove sorgerà la chiesa di Don Puglisi

La nube proveniente da via Fichi d'India

Una grossa nube nera, proveniente da una discarica di via Fichi d'India nel quartiere Brancaccio, sovrasta il cielo di Palermo. Il terreno su cui sorge la discarica è uno di quelli confiscati alla mafia, dove dovrebbe essere costruita la nuova chiesa di Padre Puglisi.

PALERMO – Era il sogno di Padre Pino Puglisi. La realizzazione della nuova chiesa su un terreno confiscato di Brancaccio è stata pianificata grazie all’Agenzia nazionale dei beni confiscati, ma, proprio lì, oggi, sono divampate le fiamme che hanno scatenato panico e paura tra chi vive nella zona e gli studenti dell’istituto psicopedagogico Danilo Dolci. Si tratta di un progetto che era stato bruscamente interrotto dal suo brutale assassinio, avvenuto il 15 settembre del 1993. Attraverso una serie di passaggi complessi, il terreno confiscato alla società del costruttore Giovanni Ienna (ritenuto vicino ai boss di Brancaccio Giuseppe e Filippo Graviano) è stato destinato dal consiglio direttivo dell’Agenzia nazionale per i beni confiscati al Comune di Palermo: assegnato alla Curia vescovile, si trova a due passi dalla via Fichidindia, ma negli ultimi anni quell’area era diventata una discarica a cielo aperto, con tanto di stalla.

Stamattina le fiamme si sono diffuse nel giro di pochi minuti, avvolgendo anche un cumulo di gomme d’auto accatastate in quell’area. Il fumo è diventato visibile in poco tempo da diversi punti della città, dal Parco della Favorita fino a Ficarazzi. A lanciare l’allarme ai vigili del fuoco del comando provinciale sono stati gli automobilisti e il personale della scuola: sul posto si sono così recate quattro squadre dei pompieri. Nel frattempo è intervenuta anche la polizia che ha proceduto a fare evacuare il liceo psicopedagogico Danilo Dolci: otto tra docenti e studenti dell’istituto sono stati soccorsi dai sanitari del 118 per i sintomi di intossicazione. Tanti, nel frattempo, i rallentamenti registrati nel tratto della rotonda di cia Oreto e Villabate, dove diversi curiosi si sono fermati a riprendere con i proprio cellulari il fumo che spunta da via Giafar.

“Quello che è successo – ha dichiarato Maurizio Francoforte, parroco della chiesa di via San Ciro – non fermerà di certo il progetto per il quale ci siamo battuti e che tanto Padre Puglisi desiderava”. A fare luce sulla vicenda saranno i vigili del fuoco, che al momento spiegano di non aver trovato tracce di liquido infiammabile. Ad effettuare i rilievi anche la polizia, che dovrà accertare le eventualiorigini dolose dell’incendio, che getterebebro un’ombra nera sul progetto che prenderà il via tra poco più di un mese. Il 25 maggio, infatti, su quel terreno sarà posata la prima pietra. La cerimonia avverrà lo stesso giorno della beatificazioe del sacerdote ucciso dalla mafia.

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI