“Durante questa settimana c’è stata un’inversione nell’andamento della curva, che nelle scorse settimane era in decrescita mentre ora vediamo una curva che ricomincia a salire. Anche a livello europeo alcuni Paesi segnalano una ricrescita nella curva dei nuovi casi, in coerenza con il dato italiano”. A dichiararlo è il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro.
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La circolazione del virus “resta comunque più intensa nelle fasce d’età più giovani e in tutte le Regioni – rileva – si evidenzia una crescita del numero di nuovi casi. Sta crescendo la diffusione della sotto variante Omicron BA.2, che le evidenze internazionali ci segnalano come maggiormente trasmissibile rispetto alla Omicron BA.1”.
Anche se l’occupazione dei posti letto ospedalieri “continua a decrescere – ha inoltre osservato Brusaferro – sappiamo tuttavia che c’è sempre un intervallo di tempo tra quando si muove la circolazione del virus in termini di incidenza e gli effetti in termini di necessità di ricorrere alle terapie intensive o all’assistenza ospedaliera”. Questo quadro, ha concluso, “ci fa ribadire la necessità di rispettare le misure comportamentali individuali e collettive raccomandate così come la necessità di completare la copertura vaccinale in tutte le fasce di età. La vaccinazione rappresenta infatti, insieme ai comportamenti, lo strumento che ci consente di contenere la circolazione del virus e di contenere gli effetti più gravi della malattia”.
“Il numero di nuovi vaccinati questa settimana è piuttosto limitato e rimane abbastanza contenuto il numero di bambini tra 5 e 11 anni che hanno iniziato il ciclo vaccinale, mentre rimane fortunatamente elevato il numero di persone sopra i 50 anni che hanno completato il ciclo vaccinale”. Così il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, commenta i dati del monitoraggio settimanale. “Il numero di persone che non ha invece ancora iniziato il ciclo vaccinale rimane costante ed è pari a qualche milione, e questo – ha avvertito – rappresenta un fattore di rischio importante”.