Bufera nel Pd, Bianco e Burtone| spingono sul referendum - Live Sicilia

Bufera nel Pd, Bianco e Burtone| spingono sul referendum

La consultazione con la base
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Bufera nel Pd nel commento al risultato da plebiscito ottenuto da Crisafulli in sei Comuni dell’ennese. Alla base del partito democratico è stato chiesto se condividesse il sostegno a Lombardo. Un secco ‘no’ in risposta è arrivato dal 97% dei votanti. Così oggi, inevitabilmente, la classe dirigente dei democratici dovrà fare i conti con questo risultato. E già qualche voce comincia ad alzarsi. le prime battute sono del senatore Enzo Bianco e del deputato Giovanni Burtone.

Come volevasi dimostrare dai primi risultati del referendum lanciato dal Pd a Enna e in alcuni Comuni della provincia emerge una straordinaria partecipazione popolare, addirittura superiore alle primarie per l’elezione dei segretari regionale e nazionale del partito”. Lo afferma il senatore Enzo Bianco, presidente dei LiberalPd rinnovando la richiesta di un referendum regionale.

Quando si propongono quesiti chiari – sottolinea Bianco – i nostri elettori rispondono. E ad Enna sono stati sconfitti quelli che nel partito si arroccano in atteggiamenti poco coerenti e autoreferenziali. Chi pensava che la base del Pd potesse digerire se non addirittura sostenere l’incredibile operazione di appoggiare il governo Lombardo – aggiunge l’esponente del Pd – adesso è servito. La stragrande maggioranza degli elettori ha espresso un giudizio negativo sul piano politico e sul piano morale sul presidente della Regione e non digerisce la scelta di appoggiare chi è stato avversario nella competizione elettorale. I valori del Pd sono lontani mille anni luce dalla storia politica e dai comportamenti di Raffaele Lombardo”.

I numeri del referendum sono chiari come la luce del sole e la dirigenza del partito non può non tenerne conto e ora sarebbe incomprensibile non promuovere un referendum in tutta la Sicilia – conclude Bianco – e non si accampino difficoltà burocratiche; è solo questione di volontà politica, quella di sentire i nostri elettori”.

Anche Giovanni Burtone interviene sul dibattito mediatico riguardo alla consultazione con la base del partito: “Il dato che emerge dal referendum promosso dal Pd a Enna testimonia il malessere della base all’appoggio al governo Lombardo – ha detto Burtone – ancora una volta ribadisco la necessità di dare voce al popolo delle primarie”.

“A Enna per il referendum pro o contro Lombardo – sottolinea Burtone – si è registrata una percentuale di partecipazione superiore alle primarie. Ma l’aspetto, a mio avviso, più significativo è che la stragrande maggioranza dei partecipanti ha detto ‘no’ al sostegno a Lombardo. Ora è necessario dare voce alla base in tutta la Sicilia, non si può fare finta di niente”.

Burtone sollecita “anche la dirigenza, a cominciare da quella catanese, a non chiudere gli occhi. La classe dirigente del partito – auspica – si apra al confronto, l’attuale chiusura rischia di creare danni irreparabili. Per quanto mi riguarda il giudizio sull’azione del governo regionale resta fortemente critico: siamo in presenza di una incapacità politica complessiva, c’é una Sicilia in ginocchio. Non c’é una sola questione affrontata e risolta: sanità, rifiuti e fondi comunitari sono l’esempio di come il governo Lombardo a parole parla di una pagina nuova per la nostra terra, ma nei fatti – conclude Burtone – tutto è fermo al palo: la sanità è allo sfascio, la questione rifiuti è rimasta irrisolta e i soldi dei fondi comunitari restano inutilizzati”.


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