Busta con proiettili a Cirignotta | Riflettori su un giro di fatture - Live Sicilia

Busta con proiettili a Cirignotta | Riflettori su un giro di fatture

La minaccia
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Una busta con due proiettili è stata recapitata oggi al direttore generale dell’Asp di Palermo, Salvatore Cirignotta. La lettera, che conteneva anche minacce nei confronti del manager, è arrivata negli uffici dell’Azienda sanitaria provinciale in via Cusmano. I collaboratori di Cirignotta hanno subito avvertito la polizia.

La solidarietà di Russo
“Esprimo affettuosa solidarietà e pieno sostegno al manager dell’Asp di Palermo, Salvatore Cirignotta, impegnato in un’azione di risanamento, di riorganizzazione e di moralizzazione dell’azienda senza precedenti”. Lo ha detto l’assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, dopo le intimidazioni nei confronti del manager dell’Asp di Palermo al quale è stata recapitata oggi una busta contenente due proiettili e una lettera di minacce. “Non sono certo le buste con i proiettili che possono arrestare scelte di cambiamento irreversibili – ha aggiunto Russo – ma certe intimidazioni devono farci riflettere su un clima inaccettabile di delegittimazione che è palpabile quando si parla di sanità. Invito tutti a un senso di responsabilità maggiore e a non perdere mai la memoria. Certe minacce, in ogni caso, sono la testimonianza più tangibile di come questa amministrazione stia incidendo in profondità, eliminando gli sprechi e prosciugando ‘i rubinetti’ a quanti in passato hanno lucrato sul sistema della sanità in modo più o meno lecito o l’hanno utilizzata per esercitare pesanti condizionamenti di stampo affaristico – clientelare”. “Cambiare la sanità in Sicilia è difficile – ha concluso Russo – perché si incontrano forti resistenze e perché si vive in un qualunquismo spaventoso che è uno dei mali che insieme alla mafia affligge la nostra terra. Sappiamo bene che c’é ancora moltissimo da fare e con grande determinazione e con altrettanta umiltà vogliamo tentare di rispondere al meglio alle esigenze dei cittadini. Siamo pronti a recepire critiche costruttive e documentate, fatte davvero per migliorare il sistema e non per mantenere rendite di posizione di qualsiasi genere. Ci vuole tempo e pazienza ma non saranno certo le buste con i proiettili a farci tornare indietro”.

L’indagine interna
Le minacce al manager dell’Asp di Palermo, Salvatore Cirignotta, sarebbero collegate a un’indagine interna disposta dallo stesso direttore su un giro di false fatture. A quella vicenda che ha innescato anche un’inchiesta della Procura, fa riferimento il contenuto di una lettera trovata nella stessa busta contenente i due proiettili. Lo scandalo era scoppiato a maggio quando Cirignotta aveva scoperto e denunciato pagamenti di importi consistenti per servizi e forniture mai effettuate o di entità inferiore a quella liquidata. Nei giorni scorsi l’indagine della magistratura è arrivata a una svolta con l’iscrizione di 17 persone nel registro degli indagati. Alcuni dirigenti dell’Asp sono stati inoltre sospesi e sottoposti a procedimento disciplinare e 21 ditte sono state cancellate dall’albo dei fornitori. “Quest’opera di pulizia – ha detto Cirignotta all’ANSA – ha incontrato ostacoli e si è scontrata con un muro di omertà. Non voglio assumere posizioni vittimistiche ma non va neppure sottovalutata la carica intimidatoria e il significato di queste minacce. Non ho visto reazioni di sostegno. E quando qualcuno si espone senza suscitare il consenso necessario scatta una tecnica già conosciuta: isolare e colpire”.

Lombardo
Il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, ha espresso al manager dell’Asp di Palermo, Salvatore Cirignotta, la solidarietà per l’intimidazione subita e il sostegno dell’intero governo della Regione. “Cirignotta – ha detto Lombardo – è un manager che svolge bene il suo compito e che porta avanti con rigore e determinazione l’opera di risanamento che è scritta nelle pagine della riforma della sanità in Sicilia”. “Da tempo, la sanità – ha aggiunto – è al centro di manovre ostruzionistiche che hanno l’intento di far tornare indietro il meccanismo virtuoso innescato dal governo. Ma noi non faremo alcun passo indietro”.


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