Pulvirenti rompe il silenzio | "La squadra è in vendita" - Live Sicilia

Pulvirenti rompe il silenzio | “La squadra è in vendita”

Pulvirenti parla da dimissionario e da proprietario di casa in attesa di nuovi inquilini. "Al momento - riferisce - c'è solo un interessamento".

MASCALUCIA – Ci sono anche polizia e carabinieri all’ingresso della sala congressi di Torre del Grifo, centro sportivo del Calcio Catania, in attesa che parli Nino Pulvirenti. I tifosi all’esterno sono in fibrillazione. Forse è solo una spia del clima che sta attraversando il club rossoazzurro a seguito del caos legato ai “treni del gol”. Nonostante tutto, il patron è puntuale. E dà un annuncio che era già nell’aria. “La società è ufficialmente in vendita”.

Una conferenza convocata dopo lunghissimo tempo. E qui non c’entrano i recenti scandali. Pulvirenti parla da dimissionario e da proprietario di casa in attesa di nuovi inquilini. “Al momento – riferisce – c’è solo un interessamento”. Il riferimento è all’iniziativa economica nata in ottica comunale. Il primo incontro sarà giovedì e avverrà in streaming: “Tutta la città è giusto che assista”. E scatta l’operazione nemesi.

Pulvirenti, poi, si concede una valutazione sulle propria vicenda giudiziaria: “Ho sbagliato e lo so, ma non ero sereno. Potevo non farla, ma l’ho fatta”. E si difende: “Dalle intercettazioni, vedete che sono dubbioso e in due partite sono stato pure truffato. Non ci sono riscontri che io abbia ottenuto benefici”. Riguardo a Cosentino parla di “un lavoro fallimentare. Abbiamo sbagliato entrambi” – dice. Sui possibili provvedimenti della disciplina sportiva corre ai ripari: “La radiazione per me sarebbe eccessiva, ma ci può stare”. Per poi proseguire: “Non avrei lasciato il Catania se non ci fosse stata questa inchiesta”. Relativamente allo stato di salute della società non ha dubbi. “Il Catania oggi ha un patrimonio netto di 30 milioni di euro – afferma –  ma non vedo entusiasmo attorno alla squadra. Quando ho rilevato la squadra da Gaucci, fremevo e non vedevo l’ora di firmare”.

Non vuole creare analogie tra la vicenda del Catania e quella della Windjet. E ai fan rossoazzurri, con la cenere in testa, fa sapere: “Sono la persona meno adatta per lanciare un messaggio ai tifosi. Le contestazioni fanno parte del gioco – evidenzia – e le pallottole non sono riconducibili a loro. Ci sono persone che da settembre hanno interferito nella vita della squadra, i loro nomi li ho già fatti alla Digos e alla scientifica”.

In ultimo, però, la conferenza stampa si conclude in un modo per lo meno inatteso, se non fuori luogo. L’ancora (forse per poco) patron ha infatti voluto che venissero proiettati i rendering del progetto del nuovo stadio. Ma ha fatto di più. Ai giornalisti è stato distribuito un opuscolo dal titolo Star Dome Catania, Gree Sustainable Project. Una iniziativa quasi surreale che ha il sapore del futuro e che stride con uno dei momenti più tragici della storia del club etneo.

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI