Caldo e cavalli che stramazzano "Rispettiamoli" VIDEO - Live Sicilia

Caldo e cavalli che stramazzano “Rispettiamoli” VIDEO

L'animalista Enrico Rizzi chiede la tutela per gli animali che traina le carrozze

PALERMO – “Oggi siamo qui per chiedere che venga rispettata la legislazione a tutela degli animali”.

È il grido di protesta dell’animalista Enrico Rizzi, da mezzogiorno davanti al Teatro Massimo. L’obiettivo è sostituire le carrozze turistiche trainate dai cavalli con mezzi elettrici.

“Non possiamo più assistere allo sfruttamento di questi animali per il divertimento di quattro turisti, che se ne infischiano di quanto soffrano sotto al sole cocente” dice al suo megafono, tra gli applausi della piccola folla intorno.
Punta il dito contro l’indifferenza dell’amministrazione comunale. Si appella ai cocchieri, di cui vuole farsi portavoce per trovare una soluzione. Ma i cocchieri presenti non sono molti. Uno, senza mezzi termini, sentenzia: “siete tutti cornuti”; e va via. Altri rimangono ad ascoltare. Alla fine il più diplomatico si fa avanti. “La colpa non è nostra: il Sindaco deve darci una mano. Vogliamo delle stalle, degli abbeveratoi”.

I conducenti sostengono di rispettare i cavalli e temono di rimanere disoccupati. Non hanno fiducia nelle istituzioni, da cui sono stati abbandonati. Si sentono traditi da un mondo nuovo, contro cui evocano l’autorità delle tradizioni, quasi a volerlo scongiurare. “È un lavoro che va avanti da generazioni” dice un cocchiere esasperato. In Piazza Verdi ci sono due universi a confronto: la voce popolare del passato e l’onda del progresso. Si scontrano, cercano di dialogare, si scontrano di nuovo. Ma – in fondo – non riescono nemmeno a comprendersi.

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