Cam Com e la guerra infinita |Micalizzi replica ad Agen - Live Sicilia

Cam Com e la guerra infinita |Micalizzi replica ad Agen

Carmelo Micalizzi risponde a Pietro Agen. "Si sciacqui la bocca - afferma - prima di parlare di persone molto più oneste di lui".

la risposta
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CATANIA – Riceviamo e pubblichiamo la replica di Carmelo Micalizzi alle parole del presidente Agen.

“Il sottoscritto Micalizzi Carmelo, nato a Viagrande (CT) il 19 maggio 1943, nella qualità di imputato nel procedimento citato in oggetto, in riferimento a una manifestazione pacifica di protesta degli Armatori e pescatori,in merito lo scrivente ripercorre la vicenda a partire da gennaio 2012 per come è stata informata la Prefettura di Catania e il Signor Questore (che è possibile leggere nel pdf pubblicato per intero) di cui propone un dettagliato racconto. E quindi precisa: “(…) certo non possiamo impedire alla Magistratura di fare piena luce per accertare se ci sono delle responsabilità ed è giusto e sacrosanto anche il lavoro della Procura della Repubblica di Catania che ha richiesto il rinvio a giudizio dello scrivente e di mio figlio Fabio, non ci allarmiamo, dimostreremo la nostra posizione legittima e legale per come previsto dalle vigenti legge in materia di sciopero e anche per come previsto dall’art.39 della Costituzione.

Nessuno può impedire una richiesta di sciopero autorizzata dalla Questura di Catania,di cui ci seguiva nei cortei durante la manifestazione senza mai avere avuto richiami o contestazioni. Pertanto il signor Pietro Agen si sciacqui la bocca prima di parlare di persone molto più oneste di lui.

Micalizzi aggiunge inoltre che «per quanto riguarda i 12 dimissionari Cam Com, “in riferimento alla querela presentata, è stato aperto il procedimento penale n. 6971/2014 PM assegnatario Dr. Busacca”

Aggiungo in qualità di presidente regionale dell’APMP ASS PESCATORI MARITTIMI PROFESSIONALI di avere partecipato alle manifestazioni di sciopero con spirito pacifico e al fine di sfruttare l’eventi come megafono per denunciare pubblicamente tutti gli sprechi di denaro pubblico tramite i finanziamenti europei operati da comitati d’affare gestiti dalla politica i quali hanno beneficiato di soldi per progetti inutili e spesso mai realizzati le quali denunce ora hanno prodotti risvolti giudiziari come ad esempio Poseidon che vede la prima udienza domani 7/10/2014 e barche onlus processo previsto il giorno 8/10/2014″.


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