PALERMO – “Se qualcuno ha pensato che mi potessi dimettere si è sbagliato di grosso: non ne ho intenzione. Non ho alcuna colpa rispetto a una procedura di finanziamento predisposta nella scorsa legislatura, quando non era neppure immaginabile che potessi fare l’assessore nel nuovo governo”. Lo dice all’Ansa l’assessore al Turismo della Regione siciliana, Francesco Scarpinato, che tira in ballo il suo predecessore in Giunta, e compagno di partito, Manlio Messina.
“Ho vissuto giornate tremende”
Scarpinato racconta di “avere vissuto giornate tremende”. “Ho sofferto non per me, io sono un militare e so come affrontare le situazioni più difficili – dice – ma per la mia famiglia e in particolare per i miei figli. Leggere i messaggi che mi ha inviato mia figlia preoccupata per me mi fa stringere il cuore”. E spiega perché ha atteso tanto prima di parlare pubblicamente. “Ho raccolto documenti e approfondito la vicenda poiché il provvedimento della dirigenza mi fu sottoposto appena sette giorni dopo il mio insediamento da assessore – afferma -. Essendo un provvedimento fatto dal precedente governo, mi sono limitato a prenderne visione, chiedendo comunque di aggiornarmi”. Il caso esplose il 5 gennaio. “Da quel giorno ho cercato di ricostruire tutto – prosegue – E quando ho avuto contezza delle procedure ho informato il partito, che come me ha atteso di avere contezza di tutto prima di prendere posizione, come ha fatto oggi con la nota firmata dai dirigenti siciliani di FdI e dai 13 deputati dell’Assemblea regionale”.
“Mai firmato alcuna autorizzazione”
E ancora: “Non ho mai firmato alcuna autorizzazione né tanto meno un aumento del budget per il finanziamento dell’evento a Cannes, ho solo preso visione di un progetto che era ancora in fase di aggiudicazione che mi fu sottoposto dal dirigente della Film commission per quella iniziativa programmata ben prima che io diventassi assessore e raccomandando agli uffici di darmi notizie del seguito”. Scarpinato spiega anche la missione fatta a Cannes, a dicembre. “Non c’entra nulla con l’evento contestato. Sono andato a Cannes su invito dell’Enit per la fiera del turismo del lusso per l’inaugurazione e il taglio del nastro dello stand Italia. Lì ho incontrato alcuni dei più grossi operatori, tra cui Rocco Forte. Il turismo del lusso in Sicilia vale il 2% ma sviluppa il 25% del Pil, per cui essere lì ha significato implementare i flussi turistici”.
L’affaire Cannes
L’esponente di FdI rompe quindi il silenzio nel quale si era chiuso per lo scandalo Cannes: 3,7 milioni di euro concessi alla società lussemburghese Absolute Blue Spa per l’evento ‘Sicily Woman and Cinema’ e revocati in autotutela su richiesta del governatore Renato Schifani.
De Luca all’attacco
La posizione di Scarpinato appare comunque in bilico e i rapporti dell’esponente FdI con Schifani sono tesissimi. Fratelli d’Italia, tuttavia, ha fatto quadrato attorno al suo uomo (“piena fiducia”), ma ora a farsi sentire sulla vicenda è anche l’opposizione targata Cateno De Luca. Il leader di Sicilia vera, infatti, ha preannunciato la presentazione di una mozione di sfiducia per Scarpinato. Duro il commento dell’ex sindaco di Messina: “La sua permanenza nel governo è inopportuna”.
Scarpinato poi introduce un elemento nuovo: qualche ora dopo la relazione inviata dal dirigente generale del Turismo a Schifani che ne aveva fatto richiesta due volte mentre montava la polemica attorno ai 3,7 milioni di euro concessi, l’assessore con una nota suggerì al presidente della Regione “l’attivazione di un intervento ispettivo straordinario sulle attività procedimentali che hanno caratterizzato l’emanazione del decreto del 20 dicembre 2022”. Nella nota Scarpinato scrisse che dalla relazione del dirigente del Dipartimento Turismo aveva appreso “in particolare della mancata registrazione del decreto” di finanziamento per 3,7 milioni per l’evento ‘Sicily Woman amd Cinema’, “condizione questa che osta alla efficacia del provvedimento”. “Inoltre – prosegue la lettera indirizzata al presidente della Regione – possibili criticità, desunte dalla cognizione del provvedimento potrebbero rilevarsi in ordine alle insufficienti motivazioni a supporto contenute sulle ragioni che hanno indotto il rup a riconfermare la società lussemburghese ‘Absolute Blue’ nella realizzazione del progetto fotografico Sicily woman and cinema 2023 a prezzi incrementati rispetto all’analogo evento svoltosi nel 2022 e a rinunciare alla prestazione della fidejussione quale corrispettivo per la cauzione definitiva”.