Cara Santuzza ti scrivo, così ti distraggo un po’
e siccome sei palermitana, di Palermo ti scriverò.
Da quando sei acclamata non ci sono novità:
l’Orlando vecchio è infinito, ma qualcosa ancora qui non va.
Si esce molto la sera e i locali fanno festa,
ma c’è qualcuno che certo s’arrabbia per la chiusura imposta.
E si sta senza lavoro per intere settimane
e a quelli che hanno niente da fare oltre a te cosa rimane?
Ma se c’è fede e passione non è detto che il nuovo governo
non porterà trasformazione, tutti quanti stiamo qui aspettando.
Per Salvo, Rosa o Natale, col reddito ogni giorno,
fare la spesa non sarà una croce, un viaggio al mese andata e ritorno.
Ci sarà da mangiare e lustru tuttu l’annu,
quota cento e flat tax: semu a mare; ma almeno i neri qui non verranno.
E si potrà votare ognuno come gli va,
Musumeci potrà confermarsi, anche se lui ha una certa età.
E se non ti disturbi, qualcuno sparirà,
io ti prego: fai fuori i furbi e i cretini d’ogni età.
Vedi mia Santuzza, cosa ti scrivo e ti dico
e come sono scontento di vivere nel tormento…
Vedi come siamo a piedi …
in mezzo alla munnizza, che la vediamo bruciare
per poter viverci sopra, anche senza respirare….
E se stu danno poi passasse in un istante,
vedi Santuzza mai, saresti troppo
importante …
spiramu a tia e al buon Dio …
Palermo sta morendo, un semu chiu’ mancu in serie A
qualcuno qui ti sta pregando, la peste è ancora tutta qua.
Da quando sei acclamata non ci sono novità: l’Orlando vecchio è infinito, ma qualcosa ancora non va
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